Campodolcino, via all’intervento
da 250mila euro per mettere in sicurezza
il torrente Rabbiosa

Il nuovo progetto riguarda il tratto di torrente posto a valle dell’abitato di Fraciscio. Il segmento di torrente è stato suddiviso in due tratti: nel primo i problemi riguardano una parte di una briglia erosa; a questo si aggiunge la presenza di materiale detritico e vegetazione infestante in alveo. Anche nel secondo tratto la briglia compromessa alla base, dove la protezione è stata divelta

Intervento da 250 mila euro per evitare che il torrente Rabbiosa, il cui nome evidentemente la dice lunga sui fenomeni che lo riguardano in caso di forti piogge, tra Fraciscio e Campodolcino crei problemi in futuro. Va in conferenza dei servizi il progetto voluto dal Comune di Campodolcino per il torrente che scende dalla valle laterale posta sul versante sinistro della Vallespluga. L’area è stata interessata nel corso degli anni da eventi metereologici di rilevante intensità, in particolare gli eventi avvenuti dal 3 luglio all’8 agosto del 2021 che avevano alzato l’asticella dell’allerta. Il torrente Rabbiosa è stato oggetto in anni recenti di altri due interventi di manutenzione. Il primo realizzato dalla Comunità montana riguardante lo svaso dell’alveo e opere di regimazione idraulica a Fraciscio nel 2021 e uno nel fondovalle, in località Corti, con il ripristino delle opere di difesa esistenti. Bisogna, però, intervenire ancora come emerso da una relazione approvata negli anni scorsi.

Il nuovo progetto riguarda il tratto di torrente posto a valle dell’abitato di Fraciscio. Tra il ponte sulla strada comunale e il ponte tibetano inaugurato la scorsa primavera. Il segmento di torrente è stato suddiviso in due tratti. Nel primo i problemi riguardano una parte di una briglia erosa, l’erosione dell’intasamento delle fughe tra le pietre della stessa briglia, che presenta anche radici infestanti sulla gaveta. A questo si aggiunge la presenza di materiale detritico e vegetazione infestante in alveo. Secondo tratto e seconda briglia compromessa alla base, dove la protezione è stata divelta. Per il primo tratto il progetto prevede la risagomatura nel tratto interessato andando a rimuovere il materiale che ostruisce la parte centrale dell’alveo e andando a riposizionarlo nelle zone laterali la base dei versanti, il ripristino della gaveta della briglia esistente e la manutenzione della superficie del manufatto, il taglio della vegetazione in alveo considerata causa dell’usura prematura delle opere di regimazione, in particolare la sommità degli argini e delle protezioni spondali. Per il secondo tratto previsto il ripristino della protezione della base della briglia scalzata per mezzo di sottomurazione a struttura mista pietra e calcestruzzo. Dopo il via libera della conferenza dei servizi arriverà il progetto esecutivo che dovrà tenere conto di due fattori importanti. Il primo riguarda il cronoprogramma.

Per motivi di sicurezza riguardanti le portate del torrente sarà impossibile lavorare durante la primavera-estate. Il secondo fattore è la presenza di opere di presa e la condotta di un impianto per la produzione di energia elettrica. Con il quale bisognerà evitare di interferire.

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