Campodolcino piange la scomparsa di Luca Caniato

I funerali si terranno martedì mattina nella chiesa di Santa Maria al Paradiso a Milano

«Un benefattore dell’intera Vallespluga». Così il Comune di Campodolcino ha voluto ricordare la figura di Luca Caniato, storico presidente della società pubblico-privata che gestisce piste e impianti di risalita di Vallespluga e Valle di Lei Skiarea Valchiavenna Spa, scomparso nella serata di martedì all’età di 93 anni.

I funerali di Caniato si terranno domani mattina alle 9 nella chiesa di Santa Maria al Paradiso a Milano. La salma sarà, quindi, traslata al cimitero di Campodolcino, dove alle 13 si terrà la benedizione e la tumulazione nella cappella di famiglia. Quella di Caniato è stata la storia degli impianti di risalita della valle per oltre 30 anni. Fino alle dimissioni dal ruolo di presidente di Skiarea nel 2019, anche se Caniato ancora per qualche anno aveva fatto parte del consiglio di amministrazione. Prima di lasciare spazio al figlio Federico, che lascia con i fratelli Cristina e Marco. Ragioniere e imprenditore, Caniato era stato amministratore delegato dell’azienda Koelliker. Ma in valle si era contraddistinto per l’incessante impegno nel tentativo di dare un futuro al settore dello sci e al turismo. L’approdo in Valchiavenna si deve al matrimonio, con Franca Scaramellini, scomparsa alcuni anni or sono e amatissima. Tanto che lo stesso Caniato aveva voluto dedicarle il suo libro dedicato alla storia di Skiarea uscito nel 2019. Entrato nel consiglio di amministrazione guidato dal compianto Agostino Trussoni, Caniato aveva assunto la presidenza della società nel 1998, lasciandola per soli due anni. Dal 2012 al 2014. Un lungo regno per il capostipite della famiglia che detiene il pacchetto azionario di maggioranza relativa all’interno della società pubblico-privata. Dal consiglio di amministrazione aveva seguito tutte le vicissitudini del tramonto dell’era Cariboni, con il rischio di non aprire gli impianti di risalita, all’incredibile piano di investimenti varato nel corso degli anni per ammodernare gli impianti e il passaggio dalla società Spluga Domani all’attuale Skiarea Valchiavenna. Dalla realizzazione dello Sky Express Campodolcino-Motta alla realizzazione del rifugio Larici, dalla sostituzione delle seggiovie all’acquisizione degli impianti di Motta dalla Siam fino all’ammodernamento della rete di cannoni per l’innevamento artificiale.

Le ultime idee messe sul piatto hanno trovato concretizzazione in questi anni, segnati dalla presidenza del genero Mario Rotti: la realizzazione del bacino per l’innevamento artificiale di Groppera, terminato nei mesi scorsi, e la sostituzione degli impianti di Groppera e Valle dei Lei. Progetto che dovrebbe vedere la luce nel 2025. «Con Luca Caniato se ne va la figura di un imprenditore tenace, visionario e appassionato che ha segnato con la sua attività incessante la storia dello sci e del turismo in Valchiavenna – ha commentato il presidente della Comunità montana e membro del consiglio di amministrazione di Skiarea Valchiavenna Davide Trussoni - . L’ho conosciuto nel 2010 e per lui ho sempre provato rispetto e soggezione. Un uomo deciso e pragmatico, ma soprattutto innamorato della Valchiavenna. Credo che il bacino di Groppera appena realizzato sia il suo lascito strategicamente più importante per il futuro dello sci in valle».

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