Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 14 Dicembre 2018
Bretella Samolaco, si cerca progettista
Cantiere nel 2019
Al via la progettazione della variante alla 36. Chiesto un supplemento di indagini geologiche. Già certo il finanziamento regionale da 1,1 milioni.
Progettazione al via per la variante della Statale 36 conosciuta come bretella di Samolaco. Nei mesi scorsi, in vista del cambio della guardia ai vertici della Provincia di Sondrio, il sindaco di Samolaco Michele Rossi aveva chiesto a gran voce che il progetto non fosse dimenticato in qualche cassetto. Ad un anno di distanza dall’approvazione del progetto preliminare, anche se un altro passo avanti era stato compiuto a febbraio di quest’anno con il via libera della conferenza dei servizi, qualcosa comincia a muoversi. Anzi, più di qualcosa. In questi giorni l’amministrazione provinciale ha avviato l’iter per la ricerca di un progettista in grado di stendere gli elaborati definitivi ed esecutivi. Il passaggio necessario per poi arrivare alla fase operativa. Cioè al cantiere. Non è l’unico incarico relativo all’opera di questi giorni. La Provincia ha dato il via libera, infatti, ad un supplemento di indagini rispetto alla relazione geologica dei mesi scorsi. Ci vogliono altri dati, insomma, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti sismici.
Una volta affidato l’incarico il tecnico avrà a disposizione tre mesi e mezzo per presentare tutti gli elaborati. Rimane difficile, invece, prevedere i tempi per la realizzazione dell’opera, il crono-programma sarà stabilito dal progetto definitivo, ma l’obiettivo della Provincia era quello di avviare il cantiere nel 2019. A questo punto sarà difficile vedere i mezzi all’opera prima della seconda parte dell’anno. La strada è un progetto i cui atti preliminari risalgono addirittura al 2008 anche se era indicata già nel 1999 in un accordo quadro Regione-Stato riguardante il potenziamento della Statale 36 tra Gera Lario e Chiavenna.
L’idea è, quindi, entrata nel programma opere pubbliche della Provincia di Sondrio 2017-2019 venendo finanziata anche con un contributo regionale di circa 1,1 milioni di euro. Correndo lungo l’argine del Mera la strada servirà a by-passare gli abitati di Casenda, Era e San Pietro, spostando anche volumi di traffico, soprattutto pesante vista la presenza più a monte dell’area industriale comprensoriale di Gordona, anche da Somaggia e San Cassiano di Prata Camportaccio.
La strada a scorrimento veloce, ovviamente, visto che gli svincoli per i paesi posti sul versante destro della valle sarebbero comunque garantiti dalla vecchia Trivulzia, che naturalmente rimarrà ancora aperta, risolverò definitivamente l’annoso problema dell’attraversamento dei mezzi pesanti del ponte di San Pietro, che nonostante un recente intervento di messa in sicurezza rimane un imbuto finora inevitabile. Il costo dell’operazione si aggirerà attorno ai 3,5 milioni di euro.
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