Cronaca / Valchiavenna
Sabato 25 Marzo 2017
Bonifica ex Falck, si apre il tavolo
per le valutazioni
Novate Mezzola: la Provincia ha avviatole consultazioni per valutare costi e fattibilità della complessa operazione.
Un tavolo tecnico, al quale sono stati invitati enti e associazioni. Il tutto per capire se sia possibile e soprattutto quanto costi, bonificare integralmente i siti dello stabilimento e della discarica dell’ex Falck di Novate Mezzola. Sito sul quale insiste un rilevantissimo inquinamento da metalli pesanti, in modo particolare cromo, derivanti dagli scarti di produzione dell’acciaieria attiva fino all’inizio degli anni ‘90.
La Provincia di Sondrio ha annunciato ieri il varo del tavolo di confronto: «In questi giorni – si legge in una nota diffusa ieri - la Provincia di Sondrio ha inviato a numerosi soggetti l’invito a partecipare, con un proprio rappresentante, al tavolo che avrà il compito di valutare la fattibilità tecnica ed economica di un’eventuale bonifica integrale del sito dell’area ex Falck in Comune di Novate Mezzola, sito che è già stato oggetto di messa in sicurezza permanente.
Si tratta di un impegno previsto dal testo dell’Accordo di Programma, sottoscritto lo scorso anno dagli enti territoriali e dalla ditta Novate Mineraria srl. L’invito, oltre ai soggetti che hanno aderito al progetto di messa in sicurezza permanente del 2001, è stato esteso alle associazioni ambientali e di categoria al fine di avere la massima condivisione dell’iniziativa».
L’inizio dei lavori dovrebbe essere dato una volta che la composizione del tavolo sarà completa. «In seguito alla designazione dei rappresentanti inizieranno i lavori del tavolo che dovrà affrontare una questione che da parecchi anni viene da molti menzionata ma che nessuno ha mai ufficializzato in un tavolo formale». La Provincia ribadisce la sua posizione sulla compatibilità tra bonifica e futuro Parco Minerario del San Fedelino: «Il progetto industriale in essere sull’area non preclude in alcun modo l’eventuale bonifica integrale dei luoghi, qualora la stessa si ravvisasse economicamente e tecnicamente realizzabile. L’inizio dei lavori del tavolo avverrà, dunque, dopo la designazione dei rappresentanti degli Enti e delle associazioni invitate».
Le modalità di bonifica sono le più diverse. Dalla rimozione del materiale e pulizia delle falde con sistemi definiti “pump & treat” fino a quelle più moderne, che puntano sul biorisanamento. Agenti macro e micro nutrienti in grado di trasformare le matrici inquinate da cromo nella forma esavalente a cromo trivalente non pericoloso sia per quanto riguarda la falda sia per il terreno insaturo. Un ruolo determinante, naturalmente, lo rivestirà la stima dei costi e chi dovrà farsi carico dell’eventuale intervento.
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