Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 29 Maggio 2019
Bollette in ritardo e pacchi in giacenza
Poste, esplode protesta in Valchiavenna
Raccomandate ricevute 20 giorni dopo. Cartelle esattoriali consegnate oltre la scadenza. L’ufficio di Chiavenna spiega: «Dal 15 aprile sono cambiati modalità e orari della consegna».
Dalle bollette ricevute in ritardo, anche considerevole, ai pacchi in giacenza, fino alla corrispondenza lasciata in numeri civici diversi da quelli del destinatario. Esplode la protesta in Valchiavenna per la situazione delle poste. Nelle scorse settimane il sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini aveva segnalato problemi e chiesto a Poste Italiane di intervenire.
Subito erano arrivate rassicurazioni da parte della società sull’arrivo di nuovi postini in grado di risolvere il momento di difficoltà. I postini sono anche arrivati, ma i problemi sembrano essere lontanissimi dall’essere risolti. Decine di episodi segnalati in una protesta, che naturalmente è tracimata sui social network. Non c’è solo Prata Camportaccio. La situazione appare questa volta generalizzata su tutta la Valchiavenna.
Da Gordona a Chiavenna fino a Piuro le segnalazioni si sprecano. «Ho trovato un avviso di ricevimento nella buca delle lettere il martedì sera, lasciato nel pomeriggio – commenta una gordonese -. Il mercoledì la posta a Gordona è chiusa e nel frattempo la busta è stata rimandata a Chiavenna. Ho provato ad andare a prenderla a Chiavenna, ma la consegna non è possibile. Alla fine sono riuscita ad aprirla solo il martedì successivo».
Altro caso emblematico a Novate Mezzola: «Una bolletta Secam con scadenza di pagamento il 29 aprile mi è stata consegnata il 15 maggio». Ovviamente l’attenzione è incentrata soprattutto su bollette e pagamenti. Un aspetto che aveva spinto il sindaco di Prata a chiedere alle aziende di gestione dei servizi di non applicare interessi in caso di ritardo nei pagamenti: «Una lettera speditami da Bellinzona il 24 aprile è arrivata il 24 maggio. Si trattava di un pagamento con scadenza 30 giorni», commenta un’altra valchiavennasca.
Ci sono casi paradossali, come quello presentato da un autotrasportatore: «Aspettavo un libretto del camion spedito da Sondrio con raccomandata il 24 aprile. Il 25 risultava in giacenza a Chiavenna. Mi è stato consegnato il 15 maggio».
Continuano le lamentele per i pacchi consegnati, cioè non consegnati visto che viene lasciato l’avviso, a uffici e attività commerciali al di fuori dell’orario di apertura. Un problema già segnalato da tempo. Come spiegato dal direttore dell’ufficio postale di Chiavenna nelle scorse settimane, le modalità di consegna della posta sono cambiate in tutto il territorio provinciale, adeguandosi al sistema nazionale. Dal 15 aprile. Il nuovo sistema prevede la consegna della posta dalle 8 alle 20 senza secondi passaggi. Se il destinatario privato è irreperibile a casa o l’ufficio è chiuso, si provvede a lasciare l’avviso.
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