Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 14 Aprile 2017
Bloccata la banda dei pendolari del furto
I Carabinieri li hanno fermati e arrestati in un bar di Chiavenna: avevano orologi e monili d’oro. Dopo una serie di colpi messi a segno in Svizzera, i quattro erano colpiti da mandato di arresto europeo
Quattro professionisti del furto, organizzati e attrezzati perfettamente per svaligiare negozi e abitazioni. Sulle loro teste pendeva anche un mandato di arresto europeo. Quando giovedì pomeriggio i Carabinieri li hanno fermati in un bar di Chiavenna, i quattro, tutti giovani moldavi, avevano ancora con sé il bottino degli ultimi colpi e i ferri del mestiere: guanti da lavoro, coltellini e torce.
Ai polsi dei quattro sono scattate le manette. Hanno tra i 24 e i 31 anni. Dopo le formalità del riconoscimento in caserma a Chiavenna, gli indagati sono stati condotti in una cella della casa circondariale di Sondrio in attesa di essere estradati in Svizzera, Paese nel quale hanno compiuto diversi furti.
È stata la Procura di Lucerna a emettere il mandato di arresto europeo e a diramarlo non soltanto alla Polizia Cantonale dei Grigioni ma anche alle forze dell’ordine italiane. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chiavenna, della Stazione di Campodolcino e di Villa di Chiavenna , venti militari in tutto, a portare a termine l’operazione, in collaborazione comunque con la Polizia Cantonale grigionese. A Chiavenna ci erano arrivati con un taxi, dopo aver lasciato l’auto rubata sulla quale stavano viaggiando al valico di Montespluga trovato chiuso.
La perquisizione a cui i quattro sono stati sottoposti ha permesso di recuperare, oltre agli attrezzi da scasso, anche un lingotto in oro del peso di 100 grammi, banconote per una valore di 5.200 franchi svizzeri, 9 orologi, 2 macchine fotografiche digitali reflex e vari monili in oro, il tutto risultato rubato in Svizzera.
Dal comando provinciale dell’Arma sottolineano la perfetta sinergia tra le autorità elvetiche e quelle italiane.
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