Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 11 Gennaio 2016
Biblioteche chiuse, Chiavenna attacca
«L’ente montano crea disagi ai cittadini»
Manca la firma dei sindaci, servizio a singhiozzo con orari ridotti e chiusure
Il Comune: «Da un mese abbiamo chiesto alla Comunità montana di rinnovare la convenzione»
Colpa della Comunità Montana che non garantisce il servizio o colpa dei comuni che non hanno ancora firmato la convenzione dando la delega alla Cm? Chiavenna non ha dubbi. É una dichiarazione di guerra quella dell’assessore alla cultura del comune di Chiavenna che interviene sulla questione dell’orario ridotto, e della sospensione del prestito interbibliotecario.
L’assessore, a nome della giunta chiavennasca, scarica sull’ente comprensoriale il peso della situazione: «Prendiamo atto della decisione della Comunità Montana di ridurre le giornate e gli orari di apertura della sede principale della biblioteca della Valchiavenna. Fin dall’inizio della discussione sul rinnovo dei servizi associati il Comune di Chiavenna ha dichiarato espressamente che non vi erano osservazioni in merito alla modalità di gestione e di ripartizione dei costi del settore culturale. Nessun comune, ci risulta, ha sollevato obiezioni in tal senso. Inoltre, l’assemblea di comunità montana aveva condiviso la necessità di non mettere in discussione l’erogazione di alcun servizio associato. Prima di Natale abbiamo inviato una comunicazione ufficiale chiedendo di approvare immediatamente il rinnovo della convenzione per la biblioteca proprio per evitare di compromettere i servizi. Ci troviamo invece con la biblioteca di Chiavenna a orario ridotto in molte giornate e addirittura il sabato non garantisce l’apertura».
Chiavenna si sofferma anche sulla situazione lavorativa del personale della cooperativa La Quercia: «Non è corretto e rispettoso del lavoro dei collaboratori della biblioteca – commenta Martocchi - che in alcuni casi di trovano anche con un rinnovo di contratto che non è avvenuto. Si riveda questa scelta e la biblioteca di Chiavenna torni ad offrire il servizio qualificato che ha sempre svolto. Se tutti i comuni sono in accordo, perché la Comunità Montana ha fatto questa scelta? Forse perché si vuole strumentalizzare questa situazione sulla pelle dei cittadini?».
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