Cronaca / Valchiavenna
Martedì 30 Luglio 2019
Autovelox a Chiavenna in via Volta: piace la soluzione ma non il luogo
Si accende il dibattito tra i residenti della zona per la localizzazione del dispositivo.
Bene l’autovelox fisso su via Volta, ma la posizione fa discutere. Sarà attivato il 12 agosto, come annunciato nei giorni scorsi dalla stessa amministrazione comunale, ma il rilevatore di velocità fisso ottenuto da Chiavenna, non senza un lungo iter burocratico passato dalla Prefettura, da inserire in una delle vie da sempre più problematiche del territorio non convince tutti.
Soprattutto per la posizione scelta per la sua collocazione. L’impianto è stato posizionato praticamente all’inizio, o alla fine, del lungo rettilineo che separa Chiavenna da Mese. Il dibattito è sfociato su internet e c’è chi ha fatto notare come il rischio è che la cosa abbia una efficacia ridotta. Il plauso all’iniziativa in sé è abbastanza generalizzato. Il problema velocità sulle strade della Valchiavenna è evidente e abbastanza generalizzato e sicuramente via Volta, anche perché attraversa al termine della Provinciale Trivulzia una zona densamente popolata, è uno degli snodi più problematici.
E spesso in orario notturno viene utilizzata per assurde gare di velocità: «Se siamo arrivati al punto di ricorrere ai radar ogni 10 minuti di strada, è perché si sono superati i limiti di sopportazione e anche di molto – è il commento di una valchiavennasca sulla pagina Facebook dei frontalieri valchiavennaschi - . L‘ anno scorso abbiamo avuto diversi gravi incidenti e quest‘anno solo una grande fortuna ci ha, per ora, evitato le conseguenze più gravi. Dobbiamo pensarci prima, dopo è troppo tardi». Una posizione su cui c’è accordo. Meno, appunto, sulla collocazione: «Sarebbe stato più utile all’altezza dell’attraversamento pedonale a metà strada – è il commento di un cittadino di Mese - . In quel punto sembra un ottimo sistema di raccolta fondi tra i turisti». «La collocazione scelta – spiega l’assessore alla viabilità Davide Trussoni – dipende dalla normativa, che impone una collocazione dell’impianto ad almeno 100 metri dal confine del cosiddetto “centro abitato”. Si tratta di un confine ovviamente teorico, vista la zona, però è tracciato sulla cartografia e non era possibile fare altrimenti».
Il rettilineo è molto lungo e niente impedisce agli scalmanati di rallentare in coincidenza col ponte di Mese e poi aprire il gas raggiungendo velocità alte prima della esse posta dopo lo svincolo per via Marconi e prima della rotonda di largo Antonino Pio. Si spera che basti, insomma, a frenare i bollenti spiriti degli automobilisti. Valchiavennaschi e non.
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