
Cronaca / Valchiavenna
Martedì 08 Aprile 2025
Assenso alla donazione degli organi, Verceia in testa alla classifica nazionale
Il 99% degli abitanti ha detto «sì» al momento di rinnovare la carta d’identità elettronica
Verceia
Assenso alla donazione degli organi, in testa alla classifica nazionale spunta Verceia. Il piccolo comune valchiavennasco è quello dove c’è la maggiore propensione a dire sì al consenso informato che viene richiesto al momento di rinnovare i documenti di identità. Con una percentuale che ha del clamoroso.
Sono, infatti, il 99% i verceiesi che hanno detto sì al momento di rinnovare la carta d’identità elettronica. Ovviamente, i numeri sono piccoli. Su 158 cittadini che hanno rinnovato la Cie si sono espressi in 139. Diciannove gli astenuti, un solo no. Il dato è comunque enormemente superiore a quello nazionale, dove il 60,3% delle persone ha espresso il consenso alla donazione di organi e tessuti contro il 39,7% di dinieghi.
Purtroppo il dato nazionale non solo è basso, ma fa segnare anche un trend negativo. I dati del primo trimestre dell’anno relativi alle scelte registrate al momento del rinnovo della Cie indicano che i No sono saliti del 3,4% rispetto al 2024, mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%. I dati emergono dal report periodico del Centro nazionale trapianti (Cnt) diffuso in vista della Giornata nazionale della donazione, che si celebra l’11 aprile.
Su circa 950mila dichiarazioni, 570mila hanno dato il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte, mentre in 380mila hanno scelto di opporsi. I cittadini che si sono astenuti, invece, sono stati 680mila, il 41,6% di quanti hanno rinnovato il documento nei primi 90 giorni dell’anno. In questo momento nel Sistema informativo trapianti sono depositate 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. «Soprattutto in alcune fasce d’età - spiega direttore del Cnt, Giuseppe Feltrin - tante persone faticano a dichiarare la propria volontà di donare mentre rinnovano il documento e finiscono per registrare un No che, pur revocabile, potrebbe in futuro rischiare di condizionare in negativo la nostra capacità di trovare organi compatibili per i tantissimi pazienti in attesa di trapianto».
I più propensi davanti all’ipotesi di donare gli organi dopo la morte sono i 40-50enni (68,6% di Sì). Dall’altra parte ci sono soprattutto gli over 60 (48,4% di No), ma anche i 18-30enni, tra i quali le opposizioni sono passate dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025. Sul podio della generosità dopo Verceia quest’anno ci sono Cinte Tesino (Trento) e Longano (Isernia), Tra le città con oltre 100mila abitanti, invece, Trento conferma ancora una volta il primato (73,6% di Sì). Trento guida anche la classifica delle province: «Il dato dimostra la generosità di una popolazione che non si è mai tirata indietro quando c’è stata l’occasione di aiutare gli altri – commenta il sindaco di Verceia Alessio Della Bitta – e la grande disponibilità della nostra addetta dell’ufficio anagrafe Laura Micheroli che è sempre pronta a dare le informazioni necessarie, nel rispetto della libertà di scelta della popolazione. Un’adeguata informazione, anche semplice, può portare a grandi risultati. Continueremo su questa strada».
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