Area interna della Valchiavenna, potenzialità e criticità

Tante potenzialità, ma anche criticità. Il quadro delineato dallo studio a supporto della nuova bozza di strategia per l’area interna della Valchiavenna denominata “Traiettoie di accoglienza e resilienza” non è tutto rose e fiori. Anzi. Ci sono dati che preoccupano. Quelli relativi all’invecchiamento della popolazione, con una prospettiva non positiva anche sul volontariato, e all’emergenza abitativa sono noti. Ma non è tutto qui.

Il documento parte evidenziando una debolezza nel sistema dei trasporti pubblici. Strada unica e stretta per accedere alla valle, treno con i noti problemi ma anche un sistema di trasporto su gomma, gli autobus, troppo ridotto. Le tratte coperte sono quelle che collegano Chiavenna alla Valtellina, a Colico, a Gordona e Samolaco, a Campodolcino e Madesimo e a Villa di Chiavenna. A queste si aggiungono quella per Olmo nel periodo scolastico e quella verso Splugen per il periodo estivo. Questo a fronte di una situazione del pendolarismo tutta da analizzare. Sono oltre 12 mila, infatti, le persone che quotidianamente si spostano da casa per lavoro. C’è anche il risvolto turistico. Il trasporto pubblico «non è integrato e poco focalizzato sul turista: orari, soprattutto serali, coincidenze e trasporto biciclette».

Si passa, quindi, al sistema produttivo. Il sistema produttivo della Valchiavenna nel 2023 contava 1.399 imprese attive, operanti per il 27,8% nell’industria, per il 19,7% nel commercio, per il 22,7% nei servizi, per il 17,3% nell’agricoltura e per il 12,5% nel turismo. Il tessuto economico è costituito da piccole imprese che impiegano circa 5584 addetti. Questo il dato medio del 2022. Rispetto alla precedente strategia d’area c’è stata una flessione del 11,9% con una perdita di attività soprattutto nel settore commerciale e nei negozi di prossimità. Un altro aspetto non è mai stato toccato prima. Ed è preoccupante: «Altro fenomeno da tenere sotto controllo – si legge - è quello dei Net, ovvero gli iscritti all’anagrafe nella fascia di età 15-29 anni che non sono occupati e che non seguono un percorso di istruzione. Secondo dati del 2023 in Italia erano circa il 19%. In Valchiavenna la media di Neet è del 34,80% con punte del 50% a San Giacomo Filippo e del 44% a Villa di Chiavenna. Situazione che deve far riflettere in quanto se l’improduttività si protrae per lunghi periodi si possono avere conseguenze a livello relazionale e sulla salute mentale degli stessi e le conseguenze negative possono avere un impatto anche sulla loro famiglia e sulla società nel suo complesso».

Il documento sottolinea le nuove necessità in tema di sanità, il rischio della dispersione scolastica ma anche «l’inadeguatezza delle amministrazioni dei piccoli comuni nel rispondere ai crescenti bisogni di servizi della comunità. A causa delle loro piccole dimensioni, della mancanza di personale e talvolta di competenze specifiche, nonché dell’insufficienza delle risorse finanziarie e dei materiali».

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