Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 08 Febbraio 2021
Anziani in difficoltà
nell’emergenza Covid
Dramma e silenzi
L’ex sindaco di Madesimo: «Hanno promesso piogge di denaro, ma qui non è arrivata neanche una goccia»
«Ogni giorno sento parlare di ristori, di piogge di miliardi distribuiti fra la popolazione. Visto che da noi la pioggia è quasi sempre neve e, ormai, ne sono caduti ben tre metri, dovremmo essere sommersi dagli euro, ma, invece, no, neanche un centesimo».
È l’amara considerazione di Antonio Barbieri, 70 anni, di Madesimo, sindaco della medesima località (fino all’83 denominata Isolato) fra il 1980 e il 1985 e, poi, ancora fra il 1990 e il 1992, e che, oggi, da pensionato, si fa portatore delle istanza della propria “categoria”, perché, annota «in riferimento di decreti ristori vari, forse mi è sfuggito - dice -, ma non ho mai sentito parlare delle persone residenti in luoghi di alta montagna, né, tanto meno, degli anziani».
Eppure, assicura, sull’esistenza di queste categorie di persone la pandemia ha inciso, eccome, non solo dal punto di vista sanitario, mandandone a morte parecchie, ma anche economico. Stante la necessità di far fronte ad aumentate spese, di riscaldamento, per chi vive in alta montagna, in particolare, dove i rigori invernali si sono fatti particolarmente sentire, ma anche di approvvigionamento alimentare, stante l’aumento dei prezzi al consumo in queste località, e, ancor più, i costi relativi all’assistenza, perché, pensione e assegno di accompagnamento non bastano, spesso, ad assicurarsi una badante.
«Questi sono i problemi che le persone anziane ci pongono quotidianamente, le loro difficoltà reali - assicura Sandro Bertini, segretario generale Spi (Sindacato pensionati italiani) della Cgil di Sondrio -, rispetto ai quali, le risposte erano assolutamente insufficienti già prima, figuriamoci ora. Tanto più che, dato che per il 2021 è stato stabilito che l’inflazione sarà pari a zero, con nessun aumento, ecco che rimarranno invariate anche le pensioni».
«E ricordo che la media delle pensioni italiane è di poco superiore ai 1000 euro, quindi, parliamo di cifre molto contenute, che, pur se sommate all’assegno di accompagnamento, nel caso sia concesso, di 517 euro, non permettono di far fronte a tutte le spese. Pensiamo ad una badante. Ebbene, 2mila euro al mese per assicurarsela non sono sufficienti. Parlo di una badante con regolare contratto. E non tanto perché, lei, prenda tantissimo, ma perché ci sono i contributi da versare, le ferie, i riposi, il vitto, l’alloggio, tutto va considerato. Posso assicurare che in tanti non ce la fanno».
Senza dire di tutto l’aspetto legato all’assistenza durante la pandemia, particolarmente delicato per gli anziani che vivono con la badante, la quale non è stata, ad oggi, sottoposta a controlli, salvo effettuarli nei centri privati della nostra provincia.
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