Neve, tanta, sulle piste e ad imbiancare le località turistiche più gettonate. La coda d’inverno era ampiamente attesa, ma forse nemmeno gli operatori turistici speravano che questo week-end di fine febbraio regalasse nevicate così abbondanti e “mirate”, proprio dove il manto bianco serviva di più. Ieri a Madesimo ha nevicato ancora dopo le precipitazioni cadute venerdì. Altri 20 centimetri che si sono aggiunti a quelli già presenti, portando il livello di manto bianco a 80 centimetri in paese, un metro e 30 sulle piste. Non ha nevicato ieri, invece, a Livigno, le ultime precipitazioni risalgono a venerdì, quando sono scesi 32 centimetri di neve fresca. Ora nel Piccolo Tibet si trova quasi un metro e mezzo di manto bianco sulle piste, poco meno di un metro, circa 90 centimetri, in paese. Ma le nevicate più copiose venerdì si sono verificate ad Aprica e Chiesa in Valmalenco: in meno di una giornata si sono accumulati, in entrambe le località turistiche, circa 60 centimetri di neve fresca. Una vera manna dal cielo per gli operatori turistici, ovunque non ci saranno problemi a continuare a sciare fino a Pasqua, ma anche oltre. «A Livigno si prosegue fino al primo maggio – afferma infatti Luca Moretti, presidente e Ad dell’Apt -. Già prima della nevicata di venerdì avevamo un bellissimo scenario, ma adesso sembra di essere a dicembre. E ne aspettiamo ancora». In effetti, secondo gli esperti anche nella giornata di oggi sono previste precipitazioni, «nelle prime ore - si legge nel bollettino di Arpa Lombardia - deboli diffuse sulle zone occidentali, via via in estensione verso est ed intensificazione nel corso della mattinata; dal pomeriggio diffuse su tutta la regione, fino a forti sulle zone occidentali e sulla fascia prealpina. Neve generalmente oltre 800 metri, localmente più basso sul Nordovest». E ancora: domani precipitazioni «diffuse su tutta la regione, moderate o forti, specie sulle zone occidentali e sulla fascia prealpina nella prima parte della giornata, in attenuazione ed est in serata. Neve oltre 1000 metri la mattina, quota in aumento in serata intorno a 1400 metri». Condizioni meteorologiche che rendono più alto il pericolo di valanghe. Ancora oggi e domani, infatti, il livello di allerta resta forte, 4 su una scala da 1 a 5. «Nuovi apporti nevosi incrementeranno e sovraccaricheranno i recenti diffusi accumuli che presenteranno un debole consolidamento su molti pendii ripidi - spiegano gli esperti di Arpa Lombardia nell’ultimo bollettino neve e valanghe, quello nuovo verrà diramato oggi alle ore 13 - . Il distacco sarà possibile già con un debole sovraccarico generando valanghe di anche di dimensioni molto grandi. Saranno possibili numerosi distacchi spontanei di grandi e molto grandi dimensioni soprattutto a tutte le esposizioni».
«Laddove necessario – la raccomandazione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico - è utile imparare a praticare il senso della rinuncia e a riprogrammare l’attività in un momento più opportuno».
Il maltempo ha anche causato alcuni disagi. Ieri sera Anas ha provvisoriamente chiuso un tratto della strada statale 36, dal chilometro 133 al 137 in corrispondenza del territorio comunale di Campodolcino, in entrambe le direzioni, per caduta alberi lungo il piano viabile a seguito delle condizioni meteo avverse.
Susanna Zambon
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