Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 15 Febbraio 2018
Alla Skiarea una dote da 600mila euro
Serviranno per la vasca di accumulo
Madesimo, l’ente montano sostiene il progetto per l’innevamento in quota. Salgono così a un milione e mezzo di euro i costi coperti per realizzare l’ambizioso progetto.
Seicentomila euro dalla Comunità Montana Valchiavenna per il progetto di Skiarea Valchiavenna di realizzare una vasca di accumulo di acqua per l’innevamento artificiale nella zona di Groppera. Una pioggia di soldi pubblici per la società a capitale misto che gestisce gli impianti di risalita di Madesimo, Campodolcino e Val di Lei-Piuro quella deliberata dal direttivo dell’ente comprensoriale in queste settimane.
Il progetto, da 1,5 milioni di euro, già oltre un anno fa aveva ottenuto un cospicuo finanziamento dalla Provincia di Sondrio, si parla di 200mila euro, nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale. Il progetto è legato alla mutata situazione derivante dai cambiamenti climatici. Inverni poco piovosi, anche se l’ultimo sta almeno parzialmente invertito un trend che pareva inarrestabile, spesso non consentono di garantire la pratica dello sport invernale durante tutta la stagione. Occorre, insomma, se si vuole preservare lo sci, potenziare il sistema di innevamento artificiale. Il progetto, di cui si parla da ormai due anni, prevede la realizzazione di bacino da oltre 45 mila metri cubi, che potrà essere alimentato tutto l’anno. Si prevede l’estensione del periodo di prelievo, prima consentito solo nel periodo compreso tra il 15 ottobre e il 15 marzo, a tutti i dodici mesi, senza, però, aumento della portata massima derivabile, che rimane di 5 litri al secondo, e del volume annuo di prelievo, 50mila metri cubi, fissati nella concessione originaria sulla quale Skiarea ha ottenuto la modifica dalla Provincia nei mesi scorsi. Il progetto prevede anche la modifica delle opere di raccolta e regolazione: l’acqua prelevata dal torrente Groppera a quota 1.863 metri sarà accumulata in un nuovo bacino artificiale che sarà realizzato in sponda idrografica sinistra dello stesso corso d’acqua.
Prima di versare quanto promesso Comunità Montana, che sicuramente non cambierà orientamento con le ultimi vicissitudini che porteranno all’avvicendamento ai suoi vertici, e Skiarea dovranno arrivare alla stesura di una convenzione che ne regoli i rapporti. Quello della vasca è uno dei due grossi progetti messi in previsione dalla società, che con fatica ha messo in atto negli ultimi anni un piano di rientro dal deficit che sta dando buoni risultati. L’altro riguarda, ovviamente, la sostituzione, ma qui i tempi sono più lunghi e i costi di molto maggiori, dell’impianto di risalita della funivia verso il Groppera.
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