Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 24 Marzo 2017
«Alla Alexia un modello superato, serve una discussione serena»
Bocciato l’approccio (e la lettera) dell’imprenditore Agnelli. Il neo segretario della Cisl, Fumagalli: «Abbiamo già intavolato la trattativa».
Sicuramente quello rappresentato dalla lettera non è un modello di relazione tra azienda e dipendenti che può funzionare». Alza lo sguardo verso la situazione provinciale il neo-segretario provinciale della Cisl Davide Fumagalli, pur partendo da quanto è avvenuto all’interno dello stabilimento gordonese dell’Alexia. Una realtà che, tra l’altro, Fumagalli conosce direttamente da anni essendo stato segretario della Fim e dipendente della stessa azienda. «Come detto dal nostro segretario Fim Vittorio Cantoni la lettera, a cui abbiamo risposto, è stata sicuramente la maniera sbagliata di avviare una trattativa. Detto questo è una questione che abbiamo voluto chiudere subito per intavolare una discussione seria riguardante il contratto interno. Una discussione decisamente complicata, ma che sta avvenendo su binari di correttezza e in un clima sereno».
Un clima sereno che, secondo Fumagalli, è ormai indispensabile. Soprattutto in un momento che rimane economicamente difficile: «Le aziende che hanno dimostrato di funzionare bene, anche sul territorio provinciale, sono quelle dove sono stati instaurati rapporti di collaborazione e coinvolgimento con gli operai e le loro rappresentanze. Dove si sono costruiti assieme i percorsi per l’ottenimento degli obiettivi. L’esempio migliore in questo senso è la Nuovo Pignone a Talamona, ma ce ne sono ovviamente anche altri. Il modello che, invece, vede su fronti contrapposti l’imprenditore nel ruolo di “padrone” che dà gli ordini da un parte e i lavoratori dall’altra a obbedire passivamente non funziona più. É un modello che si fonda sulla contrazione dei costi, in particolare del costo del lavoro e non sulla qualità del prodotto e del processo produttivo. Una via dove siamo e saremo sempre perdenti rispetto a paesi esteri che possono produrre con costi infinitamente inferiori ai nostri».
L’altro aspetto su cui puntare secondo Fumagalli è la formazione: «Che deve essere continua e che non può riguardare solamente gli operai, ma anche quadri e dirigenti». Quel che è certo è che non dovrebbero più partire lettere come quella inviata dal presidente Agnelli il mese scorso: «Certamente – conclude il segretario della Cisl - ma va detto che questo è l’unico caso di questo tipo registrato a livello provinciale. Siamo in una realtà dove normalmente le relazioni sindacali si svolgono con modalità corrette».
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