Cronaca / Valchiavenna
Domenica 03 Settembre 2017
«Ai lavoratori frontalieri dovrebbe essere riconosciuta l’indennità da intemperie»
Continuano in alta Val Chiavenna i disagi per le comunicazioni al confine con la Svizzera. Mirko Dolzadelli, della Cisl Lombardia: «Le autorità elvetiche devono concedere, come avviene in Italia, una cassa di indennità straordinaria a causa di calamità naturali».
Anche a causa delle abbondanti piogge che si sono avute sulla zona, continuano in alta Val Chiavenna i disagi per le comunicazioni al confine con la Svizzera. Le interruzioni stradali, provocata dalle frane staccatesi nei giorni scorsi dal Pizzo Cengalo, riguardano in particolare la statale 37 che conduce al passo del Maloja, utilizzata tutti i giorni da diverse migliaia di frontalieri di Valtellina, Valchiavenna e alto lago di Como.
In allarme anche i sindacati della provincia di Sondrio che temono riflessi negativi sull’occupazione. I frontalieri sono costretti a servirsi del passo dello Spluga per raggiungere St Moritz e le località vicine. «Ai lavoratori frontalieri dovrebbe essere riconosciuta l’indennità da intemperie - spiega Mirko Dolzadelli, della Cisl Lombardia -. La situazione va affrontata subito. Le autorità elvetiche devono concedere, come avviene in Italia, una cassa di indennità straordinaria a causa di calamità naturali».
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