Agenzia delle entrate, addio doloroso
Chiavenna perde un altro servizio

Chiavenna Lo sportello, sede di staccata di Morbegno, era stato sospeso a causa del Covid - La spiegazione ufficiale: «Dobbiamo razionalizzare gli uffici provinciali e le risorse»

La sede distaccata chiavennasca dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Morbegno non esiste più. Se finora la chiusura dello sportello settimanale sembrava dovuta al Covid, ieri è arrivata da parte dell’agenzia l’ufficialità. Il servizio è definitivamente chiuso a partire dal 1° luglio.

Una mazzata, l’ennesima, per i servizi a disposizione della popolazione della Valchiavenna. In queste settimane di dichiarazioni dei redditi qualcuno aveva anche provato a vedere se rispetto ai momenti più caldi di diffusione della pandemia qualcosa fosse cambiato.

Lo sportello, però, è sempre stato trovato chiuso. Tanto da far intuire già qualcosa. Il servizio non sarà più ripristinato.

«Confermiamo la chiusura dello sportello decentrato di Chiavenna dallo scorso 1° luglio - spiegano dall’ufficio relazioni con il pubblico dell’agenzia - . La chiusura dello sportello è stata stabilita in una logica di razionale dislocazione delle strutture provinciali e di efficiente impiego delle risorse, tenuto conto delle esigenze di assistenza del complessivo territorio di competenza della Direzione provinciale di Sondrio. A ciò si aggiunge che il nuovo modello di accoglienza dell’Agenzia prevede l’offerta della maggior parte dei servizi in forma telematica, senza la necessità quindi di recarsi in ufficio, e, in particolare, abbiamo semplificato le procedure per richiedere, anche tramite e-mail o Pec, alcuni servizi che normalmente venivano  erogati presso gli sportelli degli uffici territoriali».

Per chi non ha dimestichezza con internet non rimane che prendere l’auto e andare a Morbegno. Eppure negli anni scorsi a salvare almeno in parte il servizio gli enti locali, attraverso l’impegno della Comunità montana, ci aveva provato, eccome. Tutta la vicenda è partita alla fine del 2014, quando arrivò la comunicazione di una prima drastica riduzione dell’orario. Portato a due soli giorni la settimana.

Ad inizio 2016 un’altra mazzata con la decisione di chiudere completamente lo sportello. Era allora partita una trattativa che aveva portato ad una soluzione di compromesso con gli enti locali. Un locale messo a disposizione a titolo gratuito nella sede della Comunità montana a fronte di un servizio su appuntamento con una giornata di apertura. Il mercoledì. I servizi garantiti erano informazioni su cartelle di pagamento e comunicazioni di irregolarità, chiarimenti su avvisi di accertamento parziale, informazioni sui modelli di dichiarazione e su agevolazioni e esenzioni, registrazione di atti privati, abilitazione ai servizi telematici e informazioni sulla dichiarazione precompilata.

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