Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 14 Febbraio 2019
Vino e territorio a Sondrio: «Dobbiamo essere più ambiziosi»
Attraverso l’organizzazione di 3 “Wine lab” Consorzio di tutela e Comune puntano al salto di qualità.
Con tre “Wine lab” il Consorzio tutela vini chiama a raccolta gli operatori del mondo del turismo per confrontarsi e ragionare insieme sulla promozione del territorio. Non saranno semplici degustazioni, gli appuntamenti che l’ente ha organizzato per le prossime settimane a Sondrio, per poi passare – fra maggio e giugno - all’Alta Valle e alla Valchiavenna: l’hanno spiegato martedì a palazzo Pretorio il presidente del Consorzio, Aldo Rainoldi, e Giacomo Mojoli, che condurrà i laboratori insieme ad enologi e produttori.
A sostenere l’iniziativa c’è il Comune di Sondrio, perché «va nella direzione che riteniamo giusta, porre il comparto del vino e dell’enogastronomia al centro di un progetto di rilancio turistico della città», hanno spiegato il sindaco Marco Scaramellini e l’assessore al Turismo Michele Diasio. I tre laboratori con degustazione si terranno al centro Le Volte il 25 febbraio, l’11 marzo e il 25 marzo, dedicati agli operatori del turismo e incentrati sui temi “L’originalità del Nebbiolo delle Alpi”, “Lo Sforzato che verrà” e “Il tempo che fa e il tempo che dà”. Dieci vini in degustazione per ciascun “Wine lab” e tanto spazio per discutere, confrontarsi, scambiarsi esperienze e riflessioni, come ha sottolineato Mojoli: «Si tratta di un progetto “business to business” incentrato sull’ascolto - ha detto il consulente del Consorzio -, vogliamo raccogliere informazioni e fotografare la realtà della Valtellina con un’analisi attenta, e chi ci può dare questi elementi se non coloro che hanno un rapporto quotidiano con i consumatori e i turisti? Saranno momenti di scambio, di contaminazione, in cui confrontare le esperienze e discutere di come vogliamo raccontare il territorio per il futuro».
Gli incontri infatti si inseriscono in un progetto più ampio su cui il Consorzio ha intenzione di lavorare con impegno, ha rimarcato Rainoldi: «La qualità dei nostri vini è in crescita – ha detto il presidente -, ma ormai questo possiamo considerarlo un pre-requisito. La stampa internazionale si è accorta della Valtellina, con articoli recenti come quello del “New York Times”, ormai il lago di Como considera i vini di Valtellina un po’ suoi, abbiamo una viabilità migliorata e l’enoturismo prende sempre più piede. A questo punto possiamo accontentarci dei risultati ottenuti finora, oppure provare a fare davvero, insieme, un salto più ambizioso».
Di qui la decisione di avviare il confronto con il mondo della ristorazione e delle strutture ricettive, «per iniziare una collaborazione e capire cosa possiamo fare meglio, per intercettare questi flussi turistici e costruire insieme un modello turistico che sappia cogliere queste opportunità».
E il Comune di Sondrio è pronto a fare la sua parte, ha rimarcato il sindaco: «Il nostro obiettivo è lavorare tutti insieme per il bene di Sondrio e della provincia – ha detto Scaramellini -, abbiamo iniziato un percorso di confronto e ascolto con le realtà economiche, il Consorzio vini è per noi un partner importante e le nostre porte sono aperte per questi progetti».
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