Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 21 Luglio 2019
Vigili del fuoco, appello al prefetto
«Siamo in pochi, servono rinforzi»
Procedure di assunzione complesse: operativi sotto del 20%, funzionari del 69%. Il sindacato: «Distaccamenti in condizioni difficili. A rischio la sicurezza dei cittadini».
Una importante carenza di organico che riguarda gli effettivi dei vigili del fuoco (siamo nell’ordine del 20%, comunque in linea con altre province) e un forte sotto dimensionamento sia di funzionari, sia di amministrativi (che oggi si chiamano “personale tecnico logistico”). Per i dirigenti si parla di un meno 69%, per gli ex amministrativi del 44%.
Non ci stanno i pompieri della provincia di Sondrio ad andare avanti di questo passo e così hanno preso carta e penna e hanno scritto al prefetto di Sondrio, Paola Spena, e al nuovo comandante provinciale, l’ingegner Amedeo Pappalardo.
«Le sedi dei vigili del fuoco del comando di Sondrio sono in grave carenza organica», scrive il sindacato autonomo Conapo. I numeri: l’organico prevede 210 uomini, attualmente sono in servizio 168 pompieri, una carenza di 42 uomini, oltre il 20%. Problemi anche sul fronte dei funzionari tecnici operativi: dove ne sarebbero previsti 13, di fatto lavorano in 4.
«I distaccamenti di Valdisotto, Tirano, Morbegno e Mese - scrive il segretario Conapo, Franco Venini - versano in condizioni disastrose, non possono garantire la composizione delle squadre di soccorso, ridotte a tre o quattro unità, mentre la normativa prevede un minimo di 5 uomini. In questo modo si mette a rischio la sicurezza dei cittadini e quella degli operatori. Consideriamo poi che siamo in estate e i colleghi hanno diritto alle ferie, alcuni distaccamenti potrebbero addirittura chiudere». «Due i fattori che hanno determinato la carenza di organico - spiegano dal comando provinciale -: da un lato il turnover, dall’altro i tempi lunghissimi per rimpiazzare quanti lasciano il servizio, visto che le assunzioni devono necessariamente passare attraverso un concorso ministeriale. Non è quindi un caso se l’età media dei pompieri in provincia di Sondrio è di 51 anni, un dato leggermente superiore rispetto alla media nazionale dei vari comandi».
Altro dato da non sottovalutare, quello relativo al personale operativo temporaneamente non idoneo al servizio: 16 unità che andrebbero sommate ai 168 effettivi su una pianta organica che ne prevede 210.
«Anche se con notevoli sacrifici - tengono a dire dalla caserma di Sondrio - i vigili del fuoco garantiscono ai cittadini di questa provincia un servizio di soccorso tecnico urgente che ha sempre dimostrato di essere all’altezza delle migliori aspettative, che - certo - potrebbe essere ancor più efficiente in presenza di un organico completo in tutti i ruoli».
Ora la parola spetta al prefetto di Sondrio, che di certo non resterà insensibile all’appello dei pompieri. La Valtellina non può fare a meno della presenza sul territorio dei vigili del fuoco che - per fortuna - possono contare anche su un piccolo esercito di volontari che da Livigno a Madesimo danno un supporto concreto ai colleghi in servizio.
Troppe le emergenze in atto: dalla frana del Ruinon alla delicata situazione a Gallivaggio. Per non parlare delle emergenze che si palesano ormai a ogni perturbazione atmosferica.
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