Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 06 Novembre 2016
Vigilantes e rincaro dei treni
I pendolari non ci stanno
La reazione: «Basta con questo vizio di alzare i costi e ridurre i servizi»
In provincia la richiesta è di rivedere il sistema ferroviario nel suo complesso
Non ci stanno alcune delle forze politiche che siedono in consiglio regionale e men che meno coloro che tutti i giorni il treno lo prendono, innanzitutto per recarsi al lavoro.
La possibilità ventilata di un rincaro del 5 per cento del costo di biglietti ed abbonamenti del servizio ferroviario per far fronte ai costi delle guardie armate che dal prossimo anno dovrebbero fare la spola sui convogli lombardi ha provocato immediate reazioni contrarie da parte dei pendolari. I rappresentanti dei viaggiatori alla Conferenza regionale del trasporto pubblico locale delineando una situazione che si fa via via sempre più inaccettabile dicono no. E lo fanno con forza.
«A fronte di continue contrazioni dell’offerta - scrivono in un documento inviato all’assessore Alessandro Sorte - Regione e Trenord si stanno preparando a confezionare un salatissimo aumento tariffario nascondendolo dietro alla “scusa” della presenza di guardie giurate sui treni. È ora di finirla con questo vizio di continuare ad alzare i costi e ridurre i servizi. Fino a quando i cittadini saranno disposti ad accettare un tale trattamento da parte di chi dovrebbe agire invece nel loro pieno interesse?».
Una posizione che anche il rappresentante regionale e provinciale della Filt Cgil Giorgio Nana aveva espresso non appena saputo del ventilato aumento, ricordando anche l’annoso e irrisolto problema dei passaggi a livello lungo la tratta da Colico a Tirano. «Assistiamo a ritardi e disguidi pressoché quotidiani e invece di pensare a migliorare il servizio, a Milano cosa fanno? Pensano di aumentare i costi dei biglietti. Assurdo».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la responsabile del circolo tiranese del Pd Gloria Moiraghi, impegnata anche sul fronte della chiusura definitiva della stazione della città. «I disservizi sulla ferrovia sono quotidiani - dice - ma ci tocca sentire di un probabile aumento del biglietto per pagare la presenza dei vigilantes sui treni, senza però che siano state annunciate azioni volte a migliorare il servizio ferroviario. Noi crediamo si debba agire con una revisione globale del sistema di trasporto su rotaia - conclude -: investimenti e miglioramento reale del servizio, non ristrutturazioni a ribasso con la previsione di aumenti delle tariffe».
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