Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 05 Maggio 2019
Via Nani, ecco il sottopasso a Sondrio
«Un’opera attesa da anni»
Breve cerimonia ieri mattina con tanto di taglio del nastro. Il sindaco: «Grazie alle istituzioni, agli amministratori passati e alle aziende».
La cerimonia è stata breve, «perché quello che interessa a tutti è poter usare da subito il sottopasso», ma non poteva mancare un taglio del nastro con tutti i crismi, per «un’opera richiesta e attesa da anni». Ieri mattina il Comune ha inaugurato ufficialmente il nuovo sottopasso di via Nani e il sindaco Marco Scaramellini ha evidenziato l’importanza dell’intervento per il quartiere e per tutta la zona Est della città, con l’eliminazione dell’ultimo passaggio a livello esistente nel centro urbano di Sondrio.
«È un appuntamento importante – ha rimarcato il primo cittadino -, apriamo un’opera importante, concepita, impostata e finanziata dall’amministrazione precedente, che ringrazio. Noi abbiamo completato il percorso seguendo i lavori, speriamo che questa struttura sia utile e apprezzata dalla cittadinanza».
Scaramellini ringraziando tecnici, direzione lavori e imprese ha evidenziato la «complessità» dell’intervento realizzato, per via della presenza della ferrovia e degli spazi ristretti a disposizione: questioni che il sindaco conosce bene, avendo guidato il team di professionisti che nel 2016 si è aggiudicato la gara d’appalto per la progettazione dell’opera (con lui, gli ingegneri Angelo Valsecchi e Marco Bongio e il geologo Maurizio Azzola). «La nostra amministrazione si è trovata a gestire un’opera partita da lontano, dal protocollo siglato dal Comune con Provincia e Rfi per eliminare i passaggi a livello – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Massera -, un’intesa che dal 2011 in poi ha portato a chiudere progressivamente tutti quelli esistenti nel centro urbano. Questo era l’ultimo e forse è il più significativo, perché il quartiere est si è sviluppato molto in questi anni e chiedeva un collegamento sicuro».
Massera a nome del Comune ha voluto ringraziare Regione e Provincia per la collaborazione sui fondi Aqst e sul Patto per la Lombardia che hanno consentito di finanziare l’opera, i professionisti e le imprese esecutrici, cioè la Mdr e la Lizzardi «che hanno coinvolto numerose aziende locali», senza dimenticare «la precedente amministrazione e l’ex assessore ai Lavori pubblici Michele Iannotti», per il lavoro svolto «con il sostegno dell’intero consiglio comunale». E per chi ha lavorato alla realizzazione del sottopasso la giornata di ieri è stata una soddisfazione, ha rimarcato il direttore lavori Carlo Erba: «È stato un percorso lungo, con molti passaggi importanti – ha ricordato -, come il periodo dal 14 al 16 settembre in cui si è lavorato ininterrottamente per posare la copertura del sottopasso e risistemare la ferrovia entro le 55 ore indicate da Rfi, oppure i momenti in cui è stato necessario riscaldare il sottopasso durante l’inverno, o la gestione delle difficoltà create dall’innalzamento della falda acquifera in autunno».
La “carta d’identità” della nuova opera, ha spiegato il direttore lavori, indica una lunghezza di 115 metri, una larghezza di 5,5 metri con 3,5 metri di carreggiata e la corsia protetta per i pedoni, un’altezza minima di 3 metri e 24, con pendenze differenziate per rispettare i vincoli creati dalla presenza dei binari. E ora automobilisti e pedoni potranno prendere confidenza con la nuova struttura.
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