Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Settembre 2021
Via Cecconami dall’Ats
Ma la Provincia non ci sta
Sanità in subbuglio L’inaspettata decisione di trasferire a Pavia il direttore generale è giunta ieri mattina
Tanto è giunta repentina, ieri mattina, la notizia del trasferimento di Lorella Cecconami, direttore generale dell’Ats della Montagna, all’Ats di Pavia, su provvedimento di rotazione adottato dalla giunta regionale per otto manager della sanità lombarda, tanto immediata è stata la presa di posizione, in sua difesa, del territorio.
A metà pomeriggio, infatti, con un comunicato stampa a firma di Elio Moretti, presidente della Provincia, si chiariva il punto di vista del territorio, in modo lapalissiano, che più di così, raramente, si è visto.
«Tutti gli enti locali della provincia di Sondrio, Provincia, Comunità montane e Comuni, unitamente alle amministrazioni della zona dell’Alto Lario afferenti all’Ats della Montagna che, giornalmente, si interfacciano, a vario titolo, con la stessa - è scritto -, esprimono il proprio corale dissenso per questa inaspettata e repentina scelta, soprattutto in relazione al particolare momento in cui viene compiuta».
Perché il punto nodale della questione, quello meno compreso dal territorio, è proprio la sua collocazione in una fase post emergenziale ancora molto delicata.v
«In un periodo storico congiunturale come questo - sottolinea Moretti - immersi come siamo nella gestione della pandemia, all’indomani della riapertura delle scuole dell’infanzia e a ridosso del riavvio dell’anno scolastico per tutti gli altri istituti, oltreché della ripresa di molte attività, cambiare il vertice di una realtà così importante per il funzionamento della macchina pubblica sanitaria locale come l’Ats è veramente poco oculato e attento. Non solo perché la dottoressa Cecconami ha dimostrato la sua comprovata competenza e disponibilità al dialogo e al confronto, ma anche perché conosce il nostro territorio quasi direttamente avendo maturato, sul campo, tanta esperienza e avendo, praticamente, incontrato ciascun amministratore senza addurre alcuna remora o scusa».
Una presenza consolidata, da anni di lavoro, dato che Cecconami, 62 anni, nativa di Torrita di Siena (Siena), è dipendente dell’Asl di Sondrio dal 1° gennaio 1993, letta positivamente dagli amministratori pubblici locali, in quanto considerano il direttore in uscita un importante punto di riferimento.
«La sua storica presenza - insiste Moretti - ci ha dato modo, anche nei momenti più difficili e bui, di poter affrontare questa pandemia con maggior sicurezza, anche grazie alla sua trasparente fermezza su quelle che sono state le questioni più scottanti. Senza mai perdersi nei rivoli dell’inutile burocrazia di cui, spesso, veniamo sommersi».
Una figura, quella di Lorella Cecconami, cui gli amministratori locali non vorrebbero rinunciare, fermo restando che «nulla abbiamo contro colui che sarà il suo successore - conclude Moretti -, al quale dimostreremo, come sempre, la più ampia disponibilità al dialogo ed alla collaborazione, in un’ottica di confronto istituzionale, ma ribadiamo che, un cambio al vertice di una macchina così complessa, ora, non sia la scelta più opportuna».
E sulla medesima lunghezza d’onda la critica, forse più politica, di Michele Iannotti, segretario provinciale del Partito Democratico che pure ieri mattina ha appreso della notizia in zona Cesarini.
La riforma in atto
«La decisione della giunta di cambiare il direttore generale dell’Ats, dall’oggi al domani, senza alcuna motivazione - dice -, è incomprensibile considerando il fatto che avviene in piena discussione della revisione della legge regionale di riforma sanitaria. C’è, ad esempio, da gestire, da qui a fine anno, tutta la delicata partita relativa all’individuazione delle Case di comunità sul territorio. Passaggi fondamentali rispetto ai quali il trasferimento costituisce l’ennesima dimostrazione di un disinteresse cronico verso il nostro territorio e la sanità di montagna, ignorata e bistrattata da parte della Regione. È questa l’attenzione - conclude Iannotti - che il centrodestra, e in particolare, la Lega rivolge al nostro territorio?».
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