Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 05 Febbraio 2016
Vestiti di Carnevale poco sicuri: a Sondrio altro maxi sequestro di giochi
Bloccata la vendita di 16mila prodotti considerati illegali. I militari della guardia di finanza entrano in azione in quattro negozi.
Soltanto due settimane fa, quando i militari delle Fiamme Gialle avevano sequestrato un grosso quantitativo di articoli di bigiotteria irregolari, dal comando provinciale avevano assicurato che l’operazione sarebbe stata ripetuta al più presto.
Promessa mantenuta. Ieri la guardia di finanza di Sondrio ha reso noto di aver eseguito il sequestro amministrativo di 16mila prodotti illeciti.
«Gli articoli in questione sono stati immessi sul mercato privi delle indicazioni di provenienza, della marcatura “Ce” e/o recante la stessa in modo non conforme ovvero privi dei requisiti di sicurezza, di istruzioni d’uso e/o indicazioni circa le loro caratteristiche tecniche (in lingua italiana)» si legge tra l’altro nella nota diffusa alla stampa. Giocattoli, ancora articoli di bigiotteria e prodotti di bellezza, oltre alle prevedibili maschere di Carnevale per bambini, erano esposti in quattro esercizi commerciali del Sondriese. La merce all’apparenza era perfettamente regolare, peccato che non fosse marchiata Ce, «non fornendo, in tal modo, al consumatore, alcuna informazione di tracciabilità, con riferimento alla loro composizione, produzione e confezionamento».
Tutti gli articoli sequestrati, proprio perché non risultano essere stati sottoposti ai controlli di sicurezza previsti dalle norme comunitarie, sono considerati potenzialmente pericolosi per la salute.
«Tutelare i mercati dall’invasione di prodotti falsi, di provenienza incerta o non sicuri per i consumatori è necessario non solo per assicurare l’incolumità dei cittadini ma anche per far crescere l’economia sana del Paese e proteggere lo spirito di iniziativa e l’inventiva delle imprese italiane - si legge ancora nella nota a firma del colonnello Massimo Manucci, comandante provinciale della Gdf - . In questa cornice si colloca l’attività svolta dalla guardia di finanza che,evidenzia il costante presidio del Corpo nella provincia, a contrasto di comportamenti illeciti lesivi della concorrenza leale».
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