
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 03 Novembre 2018
Vandalismi sui treni. Finestrini spaccati e convogli cancellati
A rallentare le corse anche una rissa. La disavventura di un gruppo di tedeschi che doveva raggiungere Sondrio, città gemellata con Sindelfingen.
Treni soppressi e altri con fortissimi ritardi. Un’altra serata da incubo per migliaia di viaggiatori, tra cui numerosi turisti, diretti in Valtellina o sul lago di Como (sponda lecchese). È accaduto giovedì sera. La causa, secondo le scarne informazioni ricevute dai passeggeri, è stavolta imputabile a non meglio precisati atti vandalici commessi poco dopo la stazione Centrale di Milano, fra gli scali di Arcore e Carnate (Monza), sulla linea che collega il capoluogo lombardo a Lecco e alla provincia di Sondrio.
Anche una corsa Colico-Lecco, quella con arrivo previsto alle 20,45, non è stata effettuata per un guasto al treno. La circolazione ha avuto pesanti ripercussioni sulla intera linea ferroviaria con disagi per chi aveva scelto il giorno di festa per muoversi. Un gruppo di turisti tedeschi diretto a Tirano non ha potuto prendere il treno soppresso in Centrale e hanno dovuto aspettare al freddo oltre mezz’ora sulla banchina a Lecco: «Siamo di Sindelfingen, città gemellata con Sondrio, ci fermiamo in Valtellina 4 giorni. Ma con questi disservizi nei trasporti è l’ultima volta».
Non c’è pace dunque per i viaggiatori. Nemmeno nelle festività. Un lecchese, Roberto Galli, ha segnalato giovedì su Facebook che il diretto per Tirano delle 15 è partito in ritardo per una vettura resa inservibile dalla rottura di sette vetri di una carrozza. Pertanto gli operatori sono dovuti salire sulla vettura, togliere tutti i vetri dall’interno, apportare delle “pellicole” di plastica a mo’ di protezione e far ripartire il treno.
Ma non sarebbe l’unica sorpresa di Halloween con un giorno di ritardo per chi ha preso il treno giovedì pomeriggio. Infatti, il regionale delle 14,15 per Sondrio è stato vandalizzato anch’esso. Per fortuna con un solo vetro rotto il ritardo è stato del tutto relativo. Ma ci ha pensato il diretto delle 15 da Sondrio per Milano a riequilibrare la situazione: si è guastato ed è stato dunque sostituito con un altro treno per un totale di più di un’ora di ritardo. Naturalmente un ritardo del genere ha causato, a catena, altre conseguenze. Mancando la sostituzione, infatti, il diretto delle 18.20 da Milano Centrale è stato soppresso. Non è mancato proprio nulla, giovedì: una rissa sul regionale delle 16.07 per Milano ha fatto scattare l’intervento della Security di Trenord e due pattuglie della Polizia di Stato.
Il commento del nostro lettore: «E questo è ancora niente rispetto all’odissea dei viaggiatori patita lunedì a causa della furia degli agenti atmosferici. Quasi senza speranza». Ma, almeno, quell’odissea è scaturita da cadute di alberi francamente inevitabili a causa del maltempo e della conseguente rimozione degli stessi dalla via ferrata. In quei casi eccezionali, ritardi e soppressioni sono giustificabili. Ma per i vetri rotti (da chi? Non c’era nessuno a vigilare? Nessuno ha denunciato l’episodio mentre si verificava alle autorità?), i guasti oramai diventati normalità, i ritardi e l’insicurezza quotidiana che si vive sui treni con episodi di microcriminalità sempre più frequenti, è davvero possibile che non si riesca a risolvere nulla?
Domande tutte da girare a Trenord, ma evidentemente la partita del trasporto pubblico regionale su rotaia ha bisogno di interventi molto più risoluti anche a livello politico. E, invece, come ha fatto notare il Pd pochi giorni fa con un volantinaggio in stazione, anche il consiglio regionale straordinario sull’argomento è stato rinviato. E, intanto, i disagi sui treni restano puntualissimi. Almeno quelli.
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