Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 25 Febbraio 2019
Valfontana, la bonifica a metà marzo
Al lavoro su 40 ettari di bosco devastato
Il sindaco ha spiegato alla popolazione come saranno spesi i 160mila euro. «Si tratta di aree per lo più private, ci concentreremo nella zona intorno alla viabilità principale».
Dopo la metà di marzo partiranno in Valfontana gli interventi forestali per la bonifica delle aree colpite dalla cosiddetta “tempesta Vaia”, ovvero l’evento calamitoso ed eccezionale che, a fine ottobre dello scorso anno, ha interessato gran parte del nord e devastato molti boschi anche nella provincia. Ponte in Valtellina (insieme a Tresivio, Chiuro e Montagna) è uno dei Comuni più colpiti. In base al censimento, effettuato dopo l’evento di fine ottobre, risulta che siano circa 370 gli ettari di boschi completamente distrutti nel mandamento per un totale di circa 30mila metri cubi di legname a terra.
Focalizzandosi su Ponte, si lavorerà su 40 ettari di terreno per lo più privati. Proprio per questo l’amministrazione comunale ha voluto incontrare la popolazione in un incontro pubblico per spiegare nel dettaglio l’operazione.
«Dopo l’evento di fine ottobre ci siamo immediatamente attivati, insieme agli altri Comuni, presso la nostra Comunità montana di Sondrio perché ci era parsa questa una problematica rispetto alla quale fossero necessari finanziamenti a livello superiore – ha spiegato il sindaco di Ponte, Franco Biscotti, alla cittadinanza nell’assemblea pubblica -. Il danno ha, infatti, riguardato superfici vaste e la maggior parte di proprietà privata, dunque era impensabile che i privati potessero provvedere autonomamente. Secondo me hanno lavorato bene sia la Cm sia la Regione Lombardia che ha dichiarato lo stato di emergenza e, con l’intervento del ministero, in tempi rapidi sono state stanziate risorse per ripristinare i boschi. Nel caso di Ponte abbiamo ottenuto 160mila euro per l’area omogenea in Valfontana, la più colpita. La scelta è stata di concentrarci nella zona che è attorno alla viabilità principale, con la messa in sicurezza della strada e del torrente Valfontana in fondo».
Prima di partire con l’intervento, che verrà affidato dalla Cm a un’impresa boschiva, i Comuni – fra cui Ponte appunto – hanno emesso un’ordinanza in cui si avvisa i proprietari della bonifica e si chiede a loro, nel caso fossero interessati a intervenire direttamente, di manifestarne la volontà e concordare i tempi, diversamente l’ente pubblico si ritiene autorizzato a procedere. «Allegata all’ordinanza c’era un elenco di circa un centinaio di proprietari dei boschi interessati – prosegue Biscotti -. Poiché affidare la comunicazione solo a un’ordinanza asettica mi sembrava poco opportuno, abbiamo organizzato un incontro». La partecipazione non è mancata; c’era una quarantina di proprietari che ha posto alcuni quesiti al sindaco, all’agronoma Sonia Mancini, che si sta occupando del progetto, e a Cinzia Leusciatti della Cm. La considerazione generale uscita dall’assemblea è il favore da parte dei privati che sia l’ente comprensoriale a occuparsi delle bonifica dei boschi.
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