Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 16 Gennaio 2022
Vaccino 5-11 anni
che impennata
Copertura al 50%
Il balzo Immunizzati e prenotati a quota 5.336 Mille adesioni soltanto negli ultimi dieci giorni
Eppure qualcosa si muove in provincia di Sondrio anche rispetto alle vaccinazioni anti Covid destinate alla fascia 5-11 anni. Perché se è vero che al momento la copertura è al 21,53% del target, è anche vero che è destinata a breve a raddoppiare, tanti sono i prenotati da oggi in avanti.
Per la precisione, su un platea totale di 10.818 bambini, i vaccinati con prima dose sono 2.370, 481 dei quali già coperti anche con la seconda, mentre i prenotati sempre per prima dose, a ieri mattina erano 2.966. Fra già vaccinati e prenotati, quindi, si arriva a quota 5.336 bimbi coperti, poco meno della metà del totale, perché a quel punto ne mancherebbero 5.482.
I motori
Il solco, in poche parole, è tracciato, e a farlo sono stati sia quei genitori che di slancio hanno aderito subito alla campagna destinata ai più piccoli, sia quei bambini più grandicelli che hanno voluto fortemente il vaccino. E’ vero che la decisione è in capo ai loro genitori, ma è anche vero che ai poli vaccinali che abbiamo visitato, abbiamo constatato nei grandicelli la volontà ferrea ad essere vaccinati per non rinunciare più alla scuola e alle amicizie.
Uno slancio fortissimo, che probabilmente miete più di qualsiasi altro appello fra gli alunni delle Medie. I quasi 3mila prenotati lo testimoniano e ci dicono che, d’ora innanzi, anche questa fascia sarà sempre più protagonista nei centri vaccinali della nostra provincia,
La campagna riservata ai più piccoli era partita il 16 dicembre da Villa di Tirano. L’andamento è stato lento fino al 6 gennaio, quando la copertura era del 12,28% con 1.328 bimbi vaccinati, mentre ieri erano saliti a 2.329, in pratica 1.001 in più in meno di dieci giorni. Un aumento maggiore rispetto a quello medio regionale, perché siamo ad un + 9,25% in dieci giorni contro un + 7,12% regionale, anche se la copertura media lombarda è un poco più alta di quella provinciale e pari al 22,54%.
E ad aumentare è anche l’adesione alla prima dose nella fascia 12-19 anni, con 415 dosi in più somministrate in dieci giorni, (+ 3,08%, contro il + 2,36% lombardo), In questo caso la copertura per prima dose sul target (13.443 adolescenti e giovani) è maggiore in provincia che in Lombardia, con un 89,36%, contro l’89,22 regionale.
L’accordo
Resta tuttavia molto forte l’impatto del Covid, in termini di contagio, su questa fascia della popolazione, tant’è che i pediatri di famiglia sono impegnati sia sul fronte vaccinale sia su quello della diagnosi del Covid, oltre ovviamente a tutte le altre problematiche stagionali ed “ordinarie”.
I centri tampone pubblici e le farmacie, a loro volta sotto pressione, non riescono a fronteggiare la richiesta di screening che incombe, per cui i pediatri si stanno attrezzando per effettuare in proprio i tamponi antigenici rapidi ai casi sintomatici, per le chiusure dell’isolamento e delle quarantene, oltre ai tamponi cosiddetti T0 e T5. Il tutto sulla base di un accordo integrativo regionale della pediatria di libera scelta raggiunto con Regione Lombardia, Ats e mondo della scuola, per fronteggiare l’emergenza Covid a livello scolastico.
Le Ats, in particolare, si attiveranno presso le amministrazioni comunali per valutare il possibile utilizzo di spazi pubblici per effettuare i tamponi nei pressi degli ambulatori pediatrici, mentre è previsto anche che un pediatra o più pediatri, insieme,possano “adottare una scuola”, garantendo minimo tre ore consecutive a settimana, in un’unica giornata, di presenza nell’istituto prescelto, per effettuare tamponi agli alunni o per consulenze sul Covid.
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