Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 15 Marzo 2018
Vaccini, nessun bimbo escluso
«L’adesione è superiore al 90%»
Sondrio, l’assessore Marina Cotelli ha convocato le dirigenti scolastiche. «Poche famiglie non hanno ottemperato. Le seguiamo con attenzione».
Nessuno escluso e le famiglie hanno risposto compatte, con un’adesione superiore al 90%. Al momento a Sondrio non risulta alcun allontanamento dalle scuole per inadempienza all’obbligo vaccinale. Si sta parlando di asili nido e di scuole dell’infanzia, che accolgono bimbi da zero a sei anni.
Lo assicura da Palazzo Pretorio Marina Cotelli, che si è confrontata con le dirigenti scolastiche dei tre comprensivi cittadini: Ombretta Meago alla guida dell’istituto comprensivo “Sondrio Centro”, Maria Pia Mollura che dirige i “Paesi Orobici” e Raffaella Giana ai vertici dei “Paesi Retici”.
«Nessuno è stato cacciato da nessuna scuola. È chiaro - rimarca l’assessore all’Istruzione e alla Cultura –: ciò non significa, che tutti siano in regola». Parole, quelle di Cotelli, che fanno riferimento agli ulteriori dieci giorni di tempo - il termine è scaduto il 10 marzo -, che il Pirellone ha concesso a genitori e scuole per ottemperare la legge Lorenzin.
«In queste ore si stanno completando le ultime pratiche ed i relativi controlli - prosegue Cotelli - in virtù dell’ulteriore deroga», confermata a ridosso dalla scadenza da Milano dall’assessore regionale al Welfare.
«Entro il 20 marzo, come da Circolare ministeriale, le scuole ci invieranno gli elenchi di coloro, che non hanno presentato la documentazione richiesta - le parole di Giulio Gallera ad inizio settimana -. A quel punto saranno i Centri vaccinali a verificare ogni singola situazione per accertare, che dietro l’inadempienza ci sia l’effettiva volontà di non vaccinare i bambini e non un errore oppure una dimenticanza». «Da quello, che abbiamo potuto capire – prosegue Cotelli - la stragrande maggioranza delle famiglie ha collaborato con grande disponibilità».
Da considerare, che l’autocertificazione mamme e papà l’hanno dovuta consegnare in più sedi ed in momenti diversi, come rimarca l’assessore: «In prima battuta, quando la legge è stata emanata, in gioco c’era anche l’ufficio Istruzione del Comune, a cui i genitori hanno presentato la documentazione».
Poi sono state chiamate in campo le scuole e le rispettive segreterie: «Nella nostra città - sostiene Cotelli - la percezione di questa contrarietà marcata ai temi del vaccino, di cui si sente parlare a livello nazionale, non l’abbiamo avuta». L’assessore non nega, che ci sia stato «qualche genitore, che è stato sollecitato». Come è altrettanto vero, che «in questi giorni – fino al 20 marzo – bisogna monitorare, che il “famoso” appuntamento, che alcune famiglie hanno dichiarato di avere ottenuto dopo il 10 marzo corrisponda a verità. Ma sono davvero casi sporadici». I numeri confermano un’adesione quasi di massa: «Quando oltre il 90% è regolare significa, che il messaggio è passato con un’accettazione delle disposizioni di legge».
Ma al di là del rispetto della normativa vigente, con tutte le conseguenze del caso, qualora non venisse ottemperata, Cotelli apprezza, che le famiglie «abbiano riconosciuto l’importanza comunitaria della copertura vaccinale».
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