Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 20 Maggio 2017
«Vaccinazioni, intervento necessario»
L’Agenzia di tutela della salute della montagna si prepara a recepire le novità dettate dal Governo. Cecconami: «I dati sui contagi da morbillo in Italia parlano chiaro. La sanità pubblica non poteva stare ferma».
Obbligo di vaccinazione per l’iscrizione ad asili nido e scuole d’infanzia e segnalazione con tanto di sanzioni per i genitori che non fanno somministrare i sieri a bambini e ragazzi di primarie, medie e superiori: la decisione del Consiglio dei ministri di ieri è colta con favore da chi fa della prevenzione e della tutela della salute lo scopo del proprio lavoro.
«I dati epidemiologici - commenta Lorella Cecconami, direttore sanitario dell’Agenzia di tutela della salute (Ats) della montagna - ci dicono che la sanità pubblica deve intervenire perché nel 2017 è inconcepibile che i bambini muoiano ancora di morbillo». Ed è proprio per questo che il Governo si è mosso. Dall’inizio dell’anno i casi di morbillo in Italia sono pari a quelli di un’epidemia. «Due casi sono stati registrati anche nel territorio del Medio e Alto Lario - dice Cecconami -. Due adulti, non vaccinati, che sono stati ricoverati in ospedale».
Non soltanto. Sono appena stati resi noti i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità che in fatto di coperture vaccinali pongono l’Italia (93%) dietro a Paesi Africani come Rwanda e Tanzania (98%), piuttosto che Eritrea (94%). «Una situazione che non possiamo permetterci - dice Cecconami - e che evidentemente obbliga a una riflessione seria». Riflessione che ieri il Consiglio dei ministri ha evidentemente declinato nelle nuove regole di accesso alle scuole per i bambini da 0 a 16 anni.
«Adesso non ci resterà che aspettare le indicazioni del ministero - ancora Cecconami - per capire come muoverci. Dai primi dettagli pare di capire che sarà una sorta di ritorno al passato con la richiesta da parte delle scuole del certificato vaccinale dei bambini. Un dejà -vu per quanto mi riguarda».
Le indicazioni ministeriali dovranno chiarire anche che cosa ne sarà delle vaccinazioni per la meningite B attualmente in regime di co pagamento tra famiglie e Regione. Se proseguirà cioè la campagna “facoltativa” attualmente in corso o divenendo obbligatoria la vaccinazione, come nel caso dei nati 2017, sarà gratuita.
«Al momento - spiega Cecconami - stiamo procedendo alla vaccinazione di coloro che si sono messi in lista d’attesa nei mesi scorsi, partendo dai bambini più piccoli. In alcune aree, le più circoscritte, abbiamo già concluso tutto, mentre nel Sondriese ci vorrà più tempo».
E proprio in questi giorni l’Ats sta concludendo la raccolta e l’analisi dei dati delle coperture vaccinali nei primi quattro mesi dell’anno, dell’avvio cioè del nuovo calendario vaccinale regionale, il primo che comprenderà il meningococco, e nei prossimi giorni divulgherà le percentuali di copertura. Sarà interessante capire se prosegue il trend in crescita registrato nel 2016 quando soltanto la prima dose del vaccino per morbillo, parotite e rosolia è rimasto - di poco - sotto la soglia del 95% indicata dalla Regione.
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