Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 26 Marzo 2021
Vaccinazioni, c’è il piano
per i pazienti fragili
Sono milleduecento le persone interessate della nostra provincia impossibilitate a muoversi. Over e under 80 della categoria saranno raggiunti da medico e infermiere per la somministrazione di Moderna
Piano piano si completa il puzzle della vaccinazione anti Covid in provincia di Sondrio.
Dotazione vaccinale a parte, che non dipende dalle autorità sanitarie locali, l’organizzazione si sta mettendo a punto con particolare riguardo alla vaccinazione dei pazienti fragili, sia over sia under 80, impossibilitati a raggiungere i centri vaccinali o perché allettati o perché non trasportabili.
Sono 1.200 le persone interessate, nella nostra provincia, che verranno raggiunte al loro domicilio da un medico e da un infermiere, per la somministrazione del vaccino loro dedicato, il Moderna, la cui prima consegna è stata effettuata lunedì scorso, dal corriere di Poste Italiane, all’ospedale di Sondrio.
Era questo il farmaco atteso per poter dar corso alla vaccinazione, in quanto individuato, dalle autorità sanitarie superiori, allo scopo, e, infatti, non appena a disposizione, Ats ha riunito il Comitato aziendale per discutere, con i rappresentanti sindacali di categoria, i dettagli di questa particolare fase della campagna.
«I termini della questione sono stati definiti - dice Marco Donnini, che è medico di base a Tirano e coordinatore del Centro di riferimento territoriale della medicina generale Tirano 2 -, e, in particolare, i modi e i tempi della somministrazione. Ci è stato detto come si dovrà procedere e come verremo compensati, noi medici e, al pari, la figura infermieristica di supporto».
Sì, perché a casa di ciascun avente diritto si recheranno due persone, il medico e un infermiere o infermiera.
«Il medico potrà essere e, verosimilmente, sarà, quello curante - dice Donnini -, ma non è stato stabilito alcun vincolo, in questo senso, così come avviene per i turni di noi medici nei centri vaccinali. Al bisogno potremo recarci o doverci recare anche da persone che non sono nostri pazienti. Ciascun medico riceverà 6,16 euro a inoculazione oltre a quanto già previsto per gli accessi a domicilio in assistenza programmata a pazienti non ambulabili. Per quanto riguarda l’apporto infermieristico, il corrispettivo per il suo impegno ci verrà riconosciuto dal servizio sanitario stesso».
Non sarà un’operazione veloce, questo va precisato, perché sono previsti almeno tre quarti d’ora per ciascun paziente, fra sottoscrizione del consenso informato, anamnesi, cioè raccolta della scheda e della storia clinica del vaccinando, inoculazione del vaccino, in siringa già preriempita dal personale di Asst, e osservazione della persona.
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