Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Maggio 2016
Un luogo per ricordare padre Nobili
L’intesa a Sondrio non c’è ancora
Dopo le polemiche in consiglio comunale, l’accordo sul luogo della città da intitolare a padre Gianni Nobili non è arrivato nemmeno in commissione Politiche sociali.
E la maggioranza si è divisa, sulla questione: Sondrio città ideale ha votato insieme alle minoranze a favore dell’ipotesi di dedicare al missionario comboniano l’auditorium Torelli oppure la scuola di Triangia, gli altri gruppi di maggioranza invece hanno sostenuto l’idea di dare il suo nome al Centro di prima accoglienza di via Parravicini. Risultato, 16 voti contro 16: la parola ora passa alla giunta, cui compete la scelta del luogo per l’intitolazione. Punto di partenza del dibattito è stata la mozione approvata fra molte discussioni in consiglio comunale, frutto di una mediazione fra i capigruppo dopo la presentazione di un emendamento dei gruppi di maggioranza al documento originario, firmato da Marco Racchetti di Sondrio città ideale e Chiara Pozzi di Sondrio anch’io. I due consiglieri hanno ribadito la preferenza per l’auditorium Torelli oppure la scuola di Triangia, mentre dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza sono arrivate parecchie perplessità. «In una scuola pubblica, l’intitolazione dovrebbe essere laica, e lo dico da donna di fede», ha rimarcato Floriana Valenti del Pd, mentre secondo Gianmario Palotti di Sondrio democratica «il Centro di prima accoglienza sarebbe più rispondente al ricordo di padre Nobili, come luogo in cui la comunità aiuta chi è povero ed emarginato», un concetto sottolineato anche dalla presidente di commissione Gemma Simonini. Secondo Roberta Songini del Pd, poi, c’è da tener conto anche delle intitolazioni esistenti, vedi l’auditorium, perché «sarebbe molto brutto fare uno “sfratto”». Andrea Massera di Sondrio liberale, Maurizio Piasini della Lega, Adama Lo di Rilanciamo Sondrio e Giuseppe Tarabini dei Popolari retici hanno proposto di fare eventualmente altri passaggi in commissione per arrivare a una soluzione condivisa, «magari consultando la cittadinanza», ha suggerito Pozzi.
Il sindaco Alcide Molteni ha invece invitato la commissione ad esprimere le sue indicazioni, «poi la giunta, dopo questo ampio dibattito, sceglierà la soluzione più adatta», ha detto. «Vorrei ricordarvi – ha affermato – un gesto di padre Gianni durante la premiazione del Ligari d’argento. Le nostre piccole comunità stavano discutendo sui profughi che secondo alcuni ci portano via qualcosa o portano malattie, lui ha fatto aprire le porte del consiglio comunale per far entrare un gruppo di ragazzi africani, profughi accolti a Sondrio. Insieme al luogo, dobbiamo tener presente il suo messaggio».
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