Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 22 Agosto 2021
Un corso post lockdown per i docenti
Così potranno dare aiuto agli allievi
Scuola Organizzato dall’Uts per settembre con lo psichiatra Ballantini e la psicologa Pisano
Formare i docenti per garantire un supporto psicologico ancor più efficace agli studenti dopo oltre un anno e mezzo di pandemia.
Ad attivare un corso ad hoc dal prossimo settembre è l’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, anche alla luce dei dati emersi dal questionario somministrato dall’Ust sugli effetti del lockdown e della didattica a distanza, a cui hanno risposto oltre un migliaio di ragazzi - alunni di cinque istituti comprensivi e di quattro scuole superiori -, i cui esiti sono stati resi noti ieri. A tenere il percorso di formazione per i prof saranno lo psichiatra Mario Ballantini e la psicoterapeuta Alessia Pisano.
«La pandemia è stata indubbiamente uno degli avvenimenti più dirompenti della storia recente e ha rivoluzionato la quotidianità di tutti gli abitanti del pianeta, in particolare ha stravolto la vita di milioni di studenti e conseguentemente la modalità di svolgimento dell’attività didattica come l’abbiamo sempre interpretata» la premessa del dirigente dell’Ust Fabio Molinari, invitato a commentare le criticità che il sondaggio ha evidenziato. Tra queste per l’appunto la difficoltà tra gli studenti nel condividere gli stati d’animo con qualcuno. Con giovani che non hanno trovato nessuno con cui confidarsi: il 27% dei ragazzi delle medie che hanno fatto questionario, il 23% di quelli delle superiori. In questo quadro nel caso di un’eventuale riattivazione della didattica a distanza nel prossimo futuro, attivare e promuovere dei momenti comunicativi tra studenti e docenti riguardo alle difficoltà e agli stati d’animo che i ragazzi provano, è fondamentale.
Il questionario
«Un dato importante da sottolineare emerso dai questionari - prosegue Molinari - è che lo stato d’animo degli studenti ha subito un declino; le emozioni sono state di rabbia, di ansia, di paura per il futuro». Ma i prof sono stati una vera e propria ancora di salvataggio, rimarca il dirigente: «In un momento di difficoltà di questo tipo i docenti hanno rappresentato però dei punti di riferimento per i loro studenti. Hanno anche permesso di costruire un dialogo con chi si sentiva maggiormente in difficoltà».
E si proseguirà su questa strada, rafforzando ancor di più gli insegnanti nel supporto psicologico ai ragazzi: «A settembre l’Ust attiverà un percorso di formazione per i docenti, che sarà tenuto da Ballatini e dalla dottoressa Pisano» anticipa Molinari, che commenta anche i dati relativi alla Dad.
«La didattica a distanza è stata un compromesso imposto dalla limitazioni di questo periodo, con la necessità di garantire un servizio scolastico che non facesse sì che gli studenti perdessero mesi o addirittura più di un anno in termini di conoscenze e di competenze. Non possiamo non dire che la Dad sia stata la migliore soluzione possibile per continuare a fare scuola in questo periodo di pandemia . Abbiamo scongiurato davvero il rischio di perdere un anno completo in termini di formazione scolastica. Dovremo sicuramente recuperare parte degli apprendimenti, ma questo è un lavoro sicuramente meno complesso».
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