Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 29 Novembre 2017
Un cane ogni sei abitanti: «Rivedere le politiche sugli animali d’affezione»
Numeri interessanti dal convegno organizzato dalla Comunità montana ieri a Sondrio.
Sensibilizzare i proprietari di cani, richiamandoli ad un maggior senso civico e creare nuove piazzole di sgambamento lungo il Sentiero Valtellina. Ma non solo. Implementare i servizi offerti dal canile di Busteggia, che in futuro potrebbe diventare una sorta di casa-alloggio dove lasciare Fido per un periodo di tempo limitato, pagando una quota.
Sono le novità emerse dal convegno promosso ieri dalla Comunità montana di Sondrio sul tema “Politiche per il benessere degli animali d’affezione. Canile e contrasto al randagismo in Valtellina e Valchiavenna”, che acquistano maggior significato in una provincia come quella di Sondrio, in cui c’è un cane ogni sei abitanti. In media il doppio di Milano. «In provincia gli abitanti sono 181.700, mentre i cani registrati 30.827 e 2.469 i gatti. In media si ha un cane ogni sei abitanti contro i 10-12 di Milano. È verosimile che potrebbero esserci in anagrafe cani deceduti, i cui proprietari non hanno provveduto alla cancellazione. Ma potenzialmente potrebbero essere il doppio del capoluogo lombardo quindi qualcosa dal punto di vista politico va ripensato».
Dati alla mano l’ha dimostrato Fabio Orsi, direttore della Struttura complessa “Sanità animale” dell’Ats della montagna, seduto al tavolo dei relatori al fianco del presidente della Cm Tiziano Maffezzini, del responsabile dell’area Amministrativa dell’ente comprensoriale Elena Castellini e Giampaolo Palmieri, responsabile del canile. Sono inoltre intervenuti il direttore amministrativo dell’Ats Monica Fumagalli, Gianfanco De Campo della cooperativa Intrecci che si occupa della gestione operativa del canile, Chiara Battisti per quella sanitaria, oltre a Ivan Mazzoni che ha presentato l’attività delle guardie zoofile volontarie e rappresentanti della sezione provinciale dell’Enpa e dell’associazione Amici del canile di Busteggia.
«Molti sono gli indici che premiano le politiche adottate e il lavoro degli enti - oltre all’Ats, tutte le Comunità montane e il Comune di Sondrio - e delle associazioni che hanno collaborato e collaborano con la Cm di Sondrio – ha detto Maffezzini - sulla tematica del contrasto al randagismo e del benessere animale». Lotta che pare aver dato risultati positivi, complici le campagne di sensibilizzazione: «La media del numero di cani presenti quotidianamente nella struttura è diminuita».
Basti dire che «da 62 che erano nel 2011 - ha proseguito Castellini - si è scesi a 27 nel 2016. Se non si considerano i cani ricoverati per un intero anno al canile - dato che la loro permanenza è in genere legata a motivazioni giudiziarie - la permanenza media è di 30 giorni nella struttura», la cui gestione nel 2016 è costata 108.498 euro, ripartiti tra le cinque Cm, il Comune capoluogo e una quota dell’Ats.
© RIPRODUZIONE RISERVATA