Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 15 Marzo 2017
Turismo, 30mila presenze in città
Le cifre provvisorie del 2016 mostrano un aumento dei soggiorni in hotel e b&b rispetto all’anno precedente. Complessivamente in provincia sono arrivati soprattutto italiani che rappresentano il 51% del totale di 2,8 milioni.
Nel trend positivo del turismo in provincia c’è anche la città di Sondrio, che l’anno scorso ha fatto segnare circa 30mila presenze, «in leggero aumento rispetto all’anno precedente». Il dato arriva dall’Osservatorio turistico provinciale, che sta completando le elaborazioni sulle statistiche del 2016 per l’intero territorio e per i singoli centri.
Nel caso di Sondrio manca ancora qualche dettaglio, ma le cifre provvisorie parlano di circa 30mila presenze registrate nel corso dell’anno fra soggiorno in alberghi e altre strutture ricettive, come i bed and breakfast.
Numeri che evidenziano un segno positivo rispetto al 2015, spiegano dalla Provincia, nel contesto di un aumento delle presenze che sul totale di Valtellina e Valchiavenna è calcolato - sempre sui dati provvisori - intorno al 5%. Dal canto suo il Comune sta tirando le somme definitive per il 2016 sulla tassa di soggiorno, che negli ultimi anni ha fatto segnare un costante aumento: dai circa 38mila euro del 2013 si è passati ai 45mila del 2014, mentre nel 2015 gli introiti hanno superato quota 47mila euro.
A livello provinciale, intanto, partendo dai dati dell’Osservatorio Valtellina turismo ha analizzato in dettaglio l’andamento delle presenze durante l’anno e la provenienza dei visitatori che hanno soggiornato in Valle.
Come segnalato durante il forum dedicato al Progetto di valorizzazione turistica della Valtellina, nel 2016 in provincia sono arrivati soprattutto turisti italiani, che rappresentano il 51% degli oltre 2,8 milioni di presenze registrate fra alberghi e altre strutture: il 28% sono lombardi, il 4% arrivano dall’Emilia Romagna, seguono Toscana e Piemonte, poi le altre regioni. Il 49% dei turisti che hanno soggiornato in provincia sono invece arrivati dall’estero: i principali Paesi di provenienza sono Repubblica Ceca (8%), Polonia (7%) e Germania (6%), seguiti da Belgio, Svizzera e Gran Bretagna.
Il 69% delle presenze nel 2016 è stato registrato negli alberghi, per un totale di 1,9 milioni, mentre la permanenza media è stata di 3,56 giorni.
Rispetto agli ultimi anni, inoltre, Valtellina turismo durante il forum dei giorni scorsi ha evidenziato un trend positivo sulla destagionalizzazione: gennaio, febbraio e marzo sono risultati i mesi con i numeri più alti, come nei due anni precedenti, con dati compresi fra 385mila e 444mila presenze complessive, ma nei mesi autunnali si è registrato un «interessante» aumento rispetto al recente passato, con oltre 129mila presenze in settembre e più di 75mila in ottobre.
Segno positivo anche per le valutazioni di ospiti e clienti: le analisi qualitative condotte su vari canali – siti tematici e social network - mostrano dati superiori alla media regionale per i “voti” assegnati a ricettività e ristorazione, mentre il “sentiment” sulle attrazioni è positivo nell’85,6% dei casi, dato inferiore all’89% riscontrato a livello lombardo.
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