Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 24 Settembre 2017
Truffe a domicilio, cinque denunciati
I soldi venivano versati dai malcapitati invogliati a sottoscrivere contratti che si sono poi rivelati fasulli. Ci hanno pensato i carabinieri di Sondrio a fermare i truffatori che in Valtellina avevano trovato terra fertile.
Cinque persone denunciate per truffa (tutte residenti nel Milanese). Truffa che è fruttata ai malviventi diverse migliaia di euro. I soldi venivano versati dai malcapitati invogliati a sottoscrivere contratti che si sono poi rivelati fasulli.
Per fortuna ci hanno pensato i carabinieri di Sondrio a fermare i truffatori che in Valtellina avevano trovato terra fertile. Si spacciavano per venditori di una famosa ditta, professionista della vendita di letti, materassi reti e altro. Bussavano alla porta di un ignaro “cliente” e gli proponevano la merce in vendita a prezzi, certamente vantaggiosi. La dialettica faceva il resto e in men che non si dica l’ignaro cliente veniva gabbato. La merce - quasi inutile precisarlo - a destinazione non è mai arrivata, mentre in caserma sono pervenute diverse denunce.
«Le persone che si sono rivolte a noi - precisa il comandante dell’Arma Serena Galvagno - prima hanno sporto reclamo alla ditta che è caduta dalle nuvole visto che questa era all’oscuro di tutto e ha quindi disconosciuto la compravendita e l’agente che ha operato. Ecco perchè occorre adottare alcuni accorgimenti per evitare di finire tra le vittime. Buona cosa, ad esempio, è quella di rimandare l’incontro per prendere il tempo necessario per informarsi, con la ditta stessa, se hanno agenti di commercio in zona per la vendita domiciliare. Nel caso in cui ciò non fosse , contattare i carabinieri che procederanno ad acciuffare i falsari stroncando il loro business».
Anche via Internet occorre prestare attenzione. «La compravendita on-line è all’ordine del giorno e ci si può imbattere sempre più facilmente con finti venditori che dopo il pagamento della caparra si dileguano nell’etere. Il guadagno è di poche centinaia di euro, per tale motivo non tutti sporgono denuncia, ma se si considera che giornalmente nella rete del finto venditore ci finiscono decine di persone, il guadagno è assicurato. «Anche in questo caso i carabinieri suggeriscono accortezza: acquisti su siti sicuri e carte di credito che assicurano il rimborso in caso di non recapito della merce».
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