Trovato l’accordo: per i vecchi frontalieri resta il carico fiscale precedentemente in vigore

Buone nuove per i frontalieri che lavorano in Svizzera da anni, ma che, dal 1° gennaio scorso, con l’entrata in vigore del nuovo accordo fiscale italo-svizzero, sono stati considerati dalla Svizzera come nuovi frontalieri, e quindi tassati anche in Italia, invece che come vecchi frontalieri, tassati solo in Svizzera.

E questo per il fatto di non risiedere entro i 20 chilometri dal confine col Cantone di lavoro quando, invece, i 20 chilometri andrebbero considerati dalla Svizzera in senso lato.

In pratica, da nuovi frontalieri venivano così trattati almeno 600 lavoratori valtellinesi e valchiavennaschi in Ticino, perché non confinante direttamente con la provincia di Sondrio, e anche lavoratori del Lecchese e della provincia di Monza-Brianza.

Oggi, al Ministero per l’Economia e la finanza, presente il ministro Giancarlo Giorgetti e i maggiori rappresentanti sindacali nazionali di categoria, l’accordo risolutivo che sana l’ingiustizia venutasi a creare per i suddetti lavoratori. Trattato anche il tema del telelavoro, della retribuzione convenzionale e del ristorni ai Comuni di confine.

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