Trippi, la proposta: «Utilizzare i canoni idrici per allungare la strada sino a Fiorenza»

Lo chiede il comitato “No alla tangenziale Sud di Sondrio” all’assessore regionale Massimo Sertori

Invece di realizzare il cavalcavia in località Trippi, perché non utilizzare i fondi derivanti dai canoni idrici per allungare la tangenziale sino in località Fiorenza? È la proposta che il comitato “No alla tangenziale Sud di Sondrio” lancia all’assessore regionale Massimo Sertori, all’indomani del via libera del ministero della Cultura (Mic) allo schema di decreto di compatibilità ambientale dell’opera compresa nel piano complessivo delle infrastrutture olimpiche relative ai Giochi Milano Cortina 2026. Un ok, quello del Mic, accolto con favore dall’assessore regionale agli Enti locali e alla Montagna, come ha dichiarato ieri su queste colonne, che il comitato - gruppo formato da privati cittadini, imprenditori e esponenti di associazioni - ha invece mal digerito, ribadendo la contrarietà all’opera così come è stata progettata.

«Con la solita “arroganza”, che non tiene in considerazione le legittime preoccupazioni del territorio, l’assessore Sertori plaude allo schema di decreto di compatibilità ambientale - dichiara in una nota il comitato -. Si liquidano così le preoccupazioni dei cittadini di Montagna Piano». Dopodiché puntano di nuovo l’indice sul cavalcavia, «che finisce all’interno del centro abitato di Montagna Piano, danneggiando attività produttive e creando una viabilità di accesso peggiorativa rispetto a quella attuale».

Si rispolvera poi il lotto sette del progetto originale che risale al 2003, «che prevedeva un viadotto di circa 4,3 chilometri e costava addirittura meno dei 250 metri di cavalcavia previsti per il superamento del passaggio a livello del Trippi».

Rivolgendosi a Sertori lo invitano a non usare «la scusa dell’innalzamento dei costi: le risorse il territorio le ha. Si usino quelle del demanio idrico per completare un’opera fondamentale per il territorio». E incalzano: «Sertori continua a dire che ci sono milioni di euro dei canoni idrici che arrivano in provincia. Propone di usarli per l’adeguamento della Statale 38. Allora all’assessore regionale chiediamo che vengano utilizzate per fare terminare la tangenziale alla Fiorenza e non nell’imbuto di Montagna Piano».

Oltre che a Sertori, il comitato si rivolge anche al neo eletto sindaco di Montagna Roberto Menegola: «Ci permettiamo di dare un suggerimento: non è più tempo del dialogo, ma di una ferma contrapposizione al viadotto del Trippi. Esprima chiaramente il no della nuova amministrazione ad un’opera che danneggia i cittadini di Montagna».

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