Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 02 Giugno 2017
Triangia in festa con don Narciso
Il 4 giugno la frazione sondriese si stringerà al sacerdote, da 25 anni in prima linea con la sua gente
A distanza di due anni dai festeggiamenti per il 60° di ordinazione sacerdotale, la comunità di Triangia tornerà domenica 4 giugno a stringersi attorno a don Narciso Mandelli, che il 13 giugno di 25 anni fa fu destinato alla guida della parrocchia da monsignor Alessandro Maggiolini. Lo stesso vescovo che nel 2006, al compimento dei 75 anni, accolse la rinuncia all’ufficio di parroco del sacerdote, invitandolo però a rimanere a Triangia come amministratore parrocchiale. E di questa permanenza, nonostante l’avanzare dell’età, i triangini sono grati a don Narciso. Domenica dopo la Santa Messa delle 10,30 nella chiesa di San Bernardo ci sarà un aperitivo con tutti i presenti e poi chi si è prenotato parteciperà al pranzo nei locali della parrocchia. «Anzitutto - spiegano i parrocchiani - bisogna rendere omaggio e ringraziarlo per tutto ciò che ancora fa per la sua parrocchia. Il don è della classe 1931 e quindi ha un’età di tutto rispetto, che ne fa uno dei sacerdoti più longevi dell’intera diocesi ancora in esercizio. Fintanto che la salute continuerà ad assisterlo, don Narciso è determinato ad andare avanti e la comunità triangina lo ringrazia per questo consapevole che, nel giorno in cui il suo don fosse costretto ad abbandonare il ministero, potrebbe ritrovarsi senza più un parroco tutto per sé».
Compiuti 86 anni lo scorso 15 febbraio, don Narciso continua per quanto gli è possibile a coltivare le proprie passioni: per la sacra scrittura e per la cultura in generale - ricordano i suoi parrocchiani -, «lo dimostra con le sue omelie, nelle quali sovente delizia l’assemblea con puntuali descrizioni dei brani ascoltati». Mentre ha dovuto rinunciare alle sue impegnative escursioni, che spesso ha affrontato con l’arciprete monsignor Alessandro Botta, con cui condivideva un profondo amore per la montagna.Fino a quattro anni fa, don Narciso è stato impegnato anche come cappellano della casa circondariale, incarico che aveva assunto nel 1985 e che nel 2007 gli è valso il riconoscimento del Ligari d’argento. Il suo impegno per chi è nel bisogno non è comunque mai venuto meno e si traduce nell’assistenza agli anziani e ai malati, nella vicinanza alla realtà missionaria, coltivata anche attraverso l’amicizia con il guanelliano don Cosimo Pedagna e con padre Gianni Nobili.
«Per Triangia don Narciso è anche il prete che ama stare con la sua gente, sempre allegro e spontaneo nelle occasioni in cui c’è da festeggiare», spiegano i suoi parrocchiani, ricordando anche l’impegno «per l’amministrazione e il mantenimento dei beni materiali della comunità».
Il giorno del suo ingresso in parrocchia, nel giugno 1992, don Narciso chiese di poter essere lasciato libero di svolgere il suo ministero. E ora - concludono i suoi parrocchiani - «forse si può dire di avere compreso cosa significasse quel desiderio di volere essere anzitutto prete: ha sempre fatto ogni cosa con umiltà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA