
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 10 Febbraio 2025
Tresivio, «Dopo la denuncia mi hanno rubato una capra per dispetto»
Nicolò Genna, siciliano trapiantato a Tresivio ormai da molti anni, non ha dubbi: una delle sue capre è stata rubata dopo che lui ha denunciato l’intenzione del Comune di “sfrattare” gli animali. Secondo l’Amministrazione comunale infatti le sue nove capre perché si trovano in un terreno con destinazione residenziale, dove non è possibile collocare un’unità zootecnica
Tresivio
Il Comune di Tresivio a novembre gli ha intimato di spostare le sue nove capre perché si trovano in un terreno con destinazione residenziale, dove non è possibile collocare un’unità zootecnica. E ora una degli animali è sparito dal recinto e Nicolò Genna, siciliano trapiantato a Tresivio ormai da molti anni, ha sporto denuncia ai carabinieri per furto.
«Sono sicuro, la capra mi è stata rubata – afferma, dopo aver passato la giornata a cercare l’animale, un esemplare bianco di razza saanen -. La sua gemella era ancora al suo posto, dentro al recinto, insieme agli altri animali. Impossibile che sia fuggita, non è mai successo. Il recinto era chiuso. Qualcuno l’ha presa, sicuramente si è trattato di un terribile dispetto legato a quanto ho denunciato qualche settimana fa. E non spero nemmeno di ritrovarla, sarà stata già macellata».
Genna non ha dubbi: qualcuno gli ha voluto fare un dispetto dopo che lui ha denunciato l’intenzione del Comune di “sfrattare” le capre. «Sono animali di compagnia, quasi una famiglia per me, e in molti portano qui i bambini per vederli e dar loro da mangiare – ci aveva raccontato Genna, mostrandoci anche il documento inviato lo scorso mese di novembre dal Comune di Tresivio, Area Edilizia, Urbanistica e dei Servizi generali di natura tecnica -. Non capisco proprio che fastidio possano dare, quasi tutti i vicini sono contenti della presenza delle mie capre, tengono puliti i prati e non danno problemi. Solo una persona che abita qui in zona si è lamentata in passato, io mi sono sempre offerto di pagare eventuali danni provocati. Ma il risultato è un ordine dell’Amministrazione comunale, che mi intima di trasferire le nove capre».

(Foto di Susanna Zambon)
Il problema riguarda la zona T1 (tessuto urbano saturo, con destinazione residenziale) in cui si trovano gli animali, una zona in cui non è possibile collocare un’unità zootecnica. «Ma il mio non è un allevamento, come affermano in Comune – aveva proseguito Genna -. Si tratta di poche capre, alcune delle quali nate qui dagli esemplari adulti, che io tengo “per bellezza”, perché mi fanno compagnia e piacciono ai bambini. Non si tratta di un’attività». Dal Comune avevano fatto sapere che avrebbe potuto tenere non più di quattro capre. «Io ho rifiutato questa proposta – aveva concluso Nicolò Genna -, spero ancora che si possa trovare una soluzione, perché questa non lo è affatto. Cosa dovrei fare con le altre cinque capre? Le dovrei per forza abbattere perché non saprei dove collocarle».
Dopo il nostro articolo nulla si era mosso, nessuna nuova comunicazione del Comune. E Genna forse si era illuso che la questione fosse chiusa, le capre salve. Ma sabato l’amara sorpresa, Genna ha presentato denuncia per furto ai carabinieri della Stazione di Ponte in Valtellina. «Ho paura che me le facciano sparire ad una ad una – dice ora l’uomo, amareggiato -. Sto aspettando, anche tramite il mio avvocato, di sapere quali sono le intenzioni del Comune, se vogliano proseguire sulla strada tracciata. E, in quel caso, se potrò tenere solo quattro capre lancerò un sondaggio, chiederò ai cittadini di Tresivio quali potranno vivere e quali no».
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