
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 30 Marzo 2025
Treni in ritardo, ma non troppo: niente rimborsi per i pendolari valtellinesi
Sondrio
Ad anticiparlo, qualche settimana fa, era stato proprio l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente. E così, in effetti, è stato: dal punto di vista dei collegamenti ferroviari, il 2025 è iniziato decisamente meglio di com’era finito l’anno precedente. Risale alle ultime ore la pubblicazione del dettaglio del servizio di Trenord a gennaio: per il primo mese in assoluto, nessuna linea in regione ha maturato il diritto all’indennizzo.
In altre parole, tutte le direttrici lombarde sono rimaste sotto quota 10% di convogli con ritardo superiore al quarto d’ora oppure direttamente soppressi. Nel caso specifico della nostra provincia, le cose – per l’appunto – vanno meglio.
Anzi, decisamente meglio rispetto a prima, quando si erano toccate punte particolarmente significative di disservizi: più di un treno su quattro (27,53%) non aveva garantito regolare servizio a settembre e lo stesso si può dire per ottobre (16,25%) e novembre (17,23%). Ma, se guardiamo agli ultimi dati, in percentuale restiamo comunque tra le linee meno puntuali di tutte. 8,69% il dato di riferimento per la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano: peggio va solo ai pendolari della Bergamo-Carnate-Milano (8,94%). Al terzo posto di questo ipotetico podio troviamo, poi, la Alessandria-Pavia-Milano (8,63%). Tornando alla direttrice valtellinese, vediamo i numeri nel dettaglio.
A gennaio sono stati programmati in tutto 2.163 treni: di questi, 124 hanno riportato un ritardo di almeno quindici minuti, mentre 64 sono stati soppressi direttamente, a causa di guasti all’infrastruttura o al materiale rotabile oppure in conseguenza di uno sciopero. Come si ricorderà, nel mese in questione, i lavoratori hanno incrociato le braccia per ventiquattro ore tra sabato 25 e domenica 26. In ogni caso, come detto, non avendo raggiunto la soglia minima del 10%, i pendolari della provincia di Sondrio titolari di un abbonamento mensile o annuale questa volta non potranno accedere alle agevolazioni previste dall’indennizzo.
Una misura di risarcimento prevista dall’Autorità di regolazione dei trasporti che comporta uno sconto del 30% del valore del titolo di viaggio mensile o, in alternativa, di un dodicesimo sempre del 30% sulla tariffa annuale. La quota scende al 10% nel caso degli abbonamenti integrati. «Aspettavo da tanto questo giorno: non ci sono bonus da riconoscere agli utenti per quanto riguarda il trasporto su Trenord», il commento in proposito dell’assessore Lucente. «Gli ultimi mesi del 2024 sono stati particolarmente critici: abbiamo però dimostrato che nei primi due mesi del 2025 si poteva fare qualcosina di più. E ora chiudiamo anche marzo con risultati positivi». Tutto ciò, a detta di Lucente, «dà speranza di poter fare ancora meglio: riusciremo a risalire la china e a dimostrare quanto grande è la Lombardia, anche nel mondo dei trasporti ferroviari».
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