Treni al limite: la Tirano-Milano
è la peggior linea in regione

Sondrio

La linea ferroviaria Tirano-Sondrio-Lecco-Milano? Stando ai dati pubblicati nell’ultimo report di Trenord, che tiene conto dei ritardi accumulati e dei convogli direttamente soppressi, è la peggiore in tutta la Lombardia. È la prima volta - almeno in tempi recenti - che si assiste a una performance simile: i numeri pubblicati dall’azienda sul proprio sito web fanno riferimento al servizio del mese di ottobre 2024, ultimo periodo di tempo per il quale - al momento - è possibile avere il quadro completo della situazione. Con il 16,25% di treni cancellati o giunti a destinazione fuori tempo massimo, la linea locale si colloca - appunto - ai vertici della classifica, seguita a ruota dalla Brescia-IseoEdolo (13,9%), dalla Bergamo-Car n a t e-M i l a n o (13,72%) e dalla CremonaTreviglio (13,69%). Un dato, questo, che testimonia la situazione precaria del trasporto ferroviario in provincia, ben nota alle centinaia di pendolari che quotidianamente utilizzano il treno per spostarsi da un capo all’altro della regione per motivi di lavoro, di studio o di salute. Senza dimenticare i turisti (in entrata e in uscita) che fanno affidamento ai convogli per raggiungere le località di villeggiatura del territorio o le principali stazioni milanesi dell’alta velocità. Insomma, proprio non ci siamo. Lo si capisce perfettamente dai numeri: su un totale di 2.172 treni programmati a ottobre dello scorso anno sulla nostra direttrice Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, 304 hanno accumulato un ritardo superiore ai 15 minuti. 49, invece, i convogli soppressi direttamente, per un totale complessivo di 353 corse non regolari su tutta la linea. Com’è evidente, tali dati non tengono in considerazione i ritardi inferiori al quarto d’ora. I quali - va detto - generano comunque disagi non di poco conto, se si pensa per esempio alle mancate coincidenze giusto per qualche manciata di secondo.

Rintracciare le cause di questo innegabile disservizio non è semplice, ma nemmeno impossibile. Tre mesi fa - a ottobre, appunto - diversi sono stati i passaggi a livello guasti lungo la linea Tirano-Milano. A livello infrastrutturale, è questa una situazione che genera sempre lunghe attese non solo per i treni coinvolti in prima persona, ma anche per i convogli in partenza che - stante il binario unico - sono spesso costretti a ritardare l’avvio della circolazione in attesa del ripristino delle regolari condizioni di servizio. Proprio a inizio ottobre, il presidente della Regione, Attilio Fontana, aveva così esclamato: «Ultimamente nel trasporto ferroviario di puntuale ci sono solo i disservizi sulla rete. Lo dico senza mezzi termini: la situazione è inaccettabile e sono profondamente indignato e offeso dalla gestione di Rfi». Da lì erano partite alcune interlocuzioni con Rete ferroviaria italiana, cui fa capo l’infrastruttura, con Ferrovie nord Milano e con Trenord.

Ed è Trenord stessa che, ieri, ha fatto il punto sui disservizi del 2024, spiegando che - nell’anno appena trascorso - in Lombardia «su 776mila corse programmate si sono registrate poco più di 20mila soppressioni totali, mediamente 57 al giorno, pari al 2,5% della produzione quotidiana di 2.300 treni. Di queste corse, il 48% (circa 10mila) è stato cancellato a causa dei 15 scioperi proclamati durante l’anno». Secondo l’attribuzione «delle responsabilità svolta dai gestori delle infrastrutture, in collaborazione con le imprese ferroviarie, il 32% delle soppressioni – 18 corse al giorno su 2.300, pari allo 0,8% dell’offerta – è dovuto all’operatore ferroviario, per l’indisponibilità di treni per guasti o di personale, o in conseguenza di precedenti irregolarità causate dall’infrastruttura». Allo stesso tempo, «poco più del 7% delle cancellazioni avviene per diretta responsabilità dell’infrastruttura, per guasti a passaggi a livello o impianti; l’11% è dovuto a cause esterne escluso lo sciopero (meteo, incidenti stradali nei pressi dei binari, interventi sanitari o delle forze dell’ordine, persone sulla sede ferroviaria, investimenti)». Infine, Trenord nel comunicato stampa diffuso ieri matina ha spiegato che «nel 2024 si sono verificati 9mila guasti ed eventi anomali sulle infrastrutture, che hanno impattato complessivamente sulla regolarità di 33mila corse».

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