Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 28 Settembre 2021
Tre nuovi reparti a Sondrio e Sondalo
Con la sorpresa di Chirurgia facciale
La riorganizzazione di Ats: nel capoluogo l’assistenza ai traumi da sci e bicicletta. Al Morelli Tisiologia e Malattie Infettive. «Serve anche a far tornare i medici in Valtellina»
Sono d’impatto, le proposte di modifica al Poas, Piano organizzativo aziendale strategico, di Asst Valtellina e Alto Lario, presentate giovedì, alle parti sindacali dal direttore amministrativo aziendale Andrea De Vitis.
Si intende infatti dare vita a tre Unità organizzative complesse: Chirurgia maxillo-facciale e odontoiatria, a Sondrio, che rappresenta un’autentica novità, Tisiologia a Sondalo e Malattie infettive, sempre al Morelli.
Tisiologia e Malattie infettive sono passaggi importanti, per il Morelli e per l’offerta sanitaria provinciale (e non solo), ma erano più attesi di quanto non lo fosse l’introduzione di un repartodi “Maxillo facciale e odontoiatria” ad hoc. .
«Centrale per lo sviluppo dell’assistenza odontoiatrica e maxillo-facciale nell’area di Sondrio - è scritto nella proposta di modifica al Poas - sarà la creazione di un network provinciale per l’assistenza e la cura dei traumatismi facciali maggiori, eventi che sono molto frequenti in un’area dove gli sport invernali comportano elevati rischi di infortuni in questa parte del corpo. I traumatismi - infatti - a livello della dentizione, sono una delle evenienze più frequenti che si possono verificare durante l’attività ludica ed agonistica, ed interessano, nel corso del primo ventennio di vita, una percentuale superiore al 15% della popolazione. A questa tipologia di traumi debbono aggiungersi quelli conseguenze di incidenti stradali e sul lavoro che, spesso, si presentano in concomitanza con lesioni dei tessuti molli del viso e delle strutture delle ossa craniche, per cui, il trattamento precoce di questi eventi permette di ridurre, drasticamente, le conseguenze permanenti estetiche e funzionali ed evitare costose cure odontoiatriche».
È sulla base di queste considerazioni che Asst Valtellina e Alto Lario ritiene improcrastinabile l’introduzione di un reparto ad hoc di Maxillo-facciale con l’obiettivo di avviare anche una collaborazione con l’Università stipulando una «convenzione che consenta di portare gli studenti di alcune scuole di specializzazione e del corso di laurea - è precisato nel documento - a concludere il loro percorso di studio presso di noi», con l’obiettivo di fidelizzare queste figure di specialisti, nella speranza che, poi, restino ancorati all’azienda e alla Valtellina.
«Non è, sicuramente, la sola leva praticabile per attrarre personale medico - precisa Asst nel documento - ma è quella ritenuta necessaria per creare le condizioni affinché i medici tornino a lavorare in Valtellina. Oltretutto - conclude Asst - andremmo ad estendere il numero delle Alte specialità presenti in azienda, consentendo anche la gestione dei traumi facciali più complessi, che sono frequenti sul territorio in conseguenza alle pratiche sportive più gettonate, come lo sci e il downhill».
© RIPRODUZIONE RISERVATA