Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 26 Giugno 2021
Terapia intensiva vuota
Non accadeva dall’autunno
Sondalo, a notizia a lungo attesa, è arrivata ieri: non ci sono più pazienti in condizioni critiche nel reparto
Ieri è arrivata la tanto attesa notizia: a Sondalo non ci sono più pazienti ricoverati in terapia intensiva.
In una settimana il numero dei malati Covid-19 ricoverati all’ospedale Morelli è ulteriormente sceso: ieri erano 14, cinque in meno di venerdì scorso, e soprattutto è vuota la terapia intensiva per la prima volta dall’autunno.
Il picco si era registrato a fine novembre dell’anno scorso, quando i pazienti con sintomi Covid avevano sfiorato quota 200, 198 per la precisione, con 13 persone ricoverate in terapia intensiva. Tornando a oggi, tra i ricoverati il più anziano è nato negli anni Venti e il più giovane negli anni Settanta. Nell’ultima settimana si sono registrati nove nuovi ricoveri di pazienti, quattro dei quali sono già stati dimessi.
Per quanto riguarda le varianti del coronavirus, in provincia di Sondrio, a partire da dicembre, sono stati rilevati complessivamente 218 casi, di cui 205 di variante inglese e 13 di brasiliana, nessuno di indiana.
La situazione viene costantemente monitorata e tutti i tamponi positivi vengono inviati al laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano per gli accertamenti sulle varianti. In provincia di Sondrio il numero più alto di casi di variante inglese, 81, si è registrato a maggio, mentre il focolaio di brasiliana, che non ha avuto evoluzione, per un totale di 13 casi, risale al mese di aprile.
«Al momento il nostro territorio non è interessato dalla variante indiana - spiega il direttore generale di Asst Valtellina Alto Lario, Tommaso Saporito - ma la situazione è in continua evoluzione e non è da escludere che venga individuata anche qui. Per questo motivo la raccomandazione è di adottare le misure di sicurezza consigliate, quindi mascherina, distanziamento e igienizzazione delle mani. Chi ha completato il ciclo vaccinale è più protetto anche nei confronti della variante indiana, mentre è a rischio chi non si è vaccinato. La fascia tra i 60 e i 69 anni è tra le più esposte al pericolo di contrarre il virus con le nuove varianti: consigliamo a chi non l’ha ancora fatto di prenotare l’appuntamento per la somministrazione del vaccino presso uno dei centri operativi in provincia di Sondrio per essere più protetto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA