
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 11 Marzo 2025
Tangenti a Valdisotto: undici indagati, tra gli arrestati il responsabile di un ufficio comunale
A novembre del 2023 le prime perquisizioni. Erano stati sequestrati 320.000 euro nascosti in bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza
Valdisotto
A novembre del 2023 le prime perquisizioni, in Comune a Valdisotto e in abitazioni e uffici dell’Alta Valle; si sospettava un sistema d corruzione legato all’aggiudicazione di gare d’appalto.
E lo scorso dicembre, al termine di una lunga e complessa attività d’indagine terminata alla fine del 2024 e denominata “Recharge”, la Procura della Repubblica di Sondrio ha richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Sondrio un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, detentiva e interdittiva nei confronti di 11 soggetti, tra i quali il responsabile di un ufficio interno del Comune di Valdisotto, oltre imprenditori e professionisti dell’Alta Valtellina e della provincia di Bergamo.
Martedì mattina il blitz della Guardia di finanza, impegnati una quaranta di militari. «A carico delle persone sottoposte ad indagine sono stati ipotizzati i reati di peculato, corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio e di falso ideologico in atto pubblico – spiega il procuratore Piero Basilone -. Il procedimento trae origine da un esposto presentato alla Tenenza di Bormio della GdF per fatti risalenti agli anni 2021 e 2022, riguardanti l’aggiudicazione di gare d’appalto, bandite dal Comune di Valdisotto, per l’affidamento di diversi lavori e servizi per importi consistenti. L’attività investigativa, iniziata nel marzo 2023 e avviata all’indomani della presentazione dell’esposto, ha inizialmente coinvolto il responsabile dell’ufficio comunale e alcune persone fisiche, prevalentemente imprenditori e professionisti» .
A novembre, dicevamo, le perquisizioni, ed erano state sottoposte a sequestro anche consistenti somme (oltre 320.000 euro in banconote di medio e grosso taglio, occultati in diversi luoghi, tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza) e documenti poi rivelatisi fondamentali per la ricostruzione dei fatti.
L’indagine era poi proseguita, permettendo di scoprire «un consolidato meccanismo di corruzione incentrato sul pagamento di tangenti e dazione di utilità per l’affidamento di lavori e servizi pubblici e si è sviluppata mediante un’attività investigativa molto complessa e durata diversi mesi, volta ad acquisire riscontri agli elementi inizialmente emersi». L’analisi della documentazione sequestrata insieme ad altra attività, ha consentito di estendere le indagini nei confronti di ulteriori indagati e di ipotizzare numerosi altri reati, anche commessi successivamente alla presentazione dell’esposto, fino a raccogliere, nei confronti di 11 indagati, gravi indizi di colpevolezza posti a fondamento della richiesta di misura cautelare e dell’applicazione, da parte del Giudice per le indagini preliminari di Sondrio, di cinque arresti domiciliari e sei divieti temporanei di contrattare con la pubblica amministrazione.
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