Tamponi per chi rientra dall’estero
Ats: «Già controllate 168 persone»

Come funziona Obbligatorio per chi torna da vacanze in Croazia, Grecia, Malta e Spagna

In due soli giorni, sono 168 i tamponi effettuati dall’Ats della Montagna su persone residenti nel proprio territorio di competenza (Valtellina, Valchiavenna, Alto Lario e Valcamonica) di rientro da Paesi ritenuti usuali mete di vacanze estive come Croazia, Grecia, Malta e Spagna.

Ancora non si è in possesso di alcun risultato, perchè le verifiche sono appena state approntate, considerato che il provvedimento è entrato in vigore il 15 agosto scorso, tuttavia il dato è indicativo del movimento in atto da e per queste località di mare.

Un numero consistente di tamponi dovuto, probabilmente, al fatto che ancora non sono stati approntati i centri di rilevazione nei maggiori aeroporti lombardi, quali Malpensa, Linate, Orio al Serio. Sono, sì, in allestimento, ma, al momento in cui scriviamo, non ancora operativi.

Per cui, chi rientra da questi Paesi, se non ha effettuato un tampone con esito negativo nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia, o non lo ha effettuato in aeroporto, nel porto, o nel luogo di confine, allora deve comunicare il proprio rientro all’Ats, Agenzia di tutela della salute, di appartenenza, e, nel caso in cui intenda porsi in isolamento (non obbligatorio, tuttavia, in attesa del test) in un Comune appartenente ad un’altra Ats, anche a quest’ultima.

La segnalazione è molto semplice. Basta accedere al sito internet dell’Ats della Montagna www.ats-montagna.it e cliccare sull’icona riferita alla comunicazione obbligatoria per coloro che rientrano in Italia dall’estero.

Lì si trovano le spiegazioni e il rimando al modulo online da compilare https://www.ats-montagna.it/modulo-comunicazione-rientro-dallestero/ con le proprie generalità, il codice fiscale, la data di rientro, lo stato estero e la città estera di provenienza, i dati del domicilio dove si intende trascorrere il periodo di isolamento, con indicazione di Provincia, Comune, numero civico, numero di telefono, numero di telefono di un famigliare, indirizzo email. E, dopo aver barrato la casella in cui si assicura il proprio consenso all’utilizzo dei dati forniti per la privacy, si invia il messaggio.

A quel punto è l’Ats della Montagna, a stretto giro di posta, a contattare le persone per sottoporle a tampone, laddove è fatto divieto assoluto di accedere al pronto soccorso per sottoporsi al medesimo. Non è vietato, invece, effettuare il test privatamente, ma quest’ultimo, in tal caso, non verrà rimborsato, e l’esito andrà comunicato all’Ats della Montagna all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Casella di posta elettronica, precisano dall’Ats stessa, che potrà essere utilizzata anche per ogni comunicazione relativa all’argomento, così come è possibile telefonare direttamente al numero dedicato 0342.555713, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, e riferito ai territori di Valtellina, Valchiavenna a Alto Lario (per la Valcamonica è attivo il numero 800.076323).

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