Svincolo alla Sassella, il Comune di Sondrio conferma il suo parere favorevole

«Favorevole». Coerente con quello preliminare già fornito nel 2022 e espresso nei tavoli istituzionali organizzati a suo tempo, il Comune di Sondrio conferma il proprio parere positivo alla realizzazione dello svincolo della tangenziale sud alla Sassella, prevista all’interno del Piano complessivo delle opere olimpiche approvato con decreto del presidente del consiglio l’8 settembre 2023 e che a giugno dello scorso anno aveva ricevuto anche il via libera del Ministero della cultura alla compatibilità ambientale.

Una valutazione favorevole quella di palazzo pretorio motivata innanzitutto dall’utilità dell’opera che sarà realizzata da cui ci si attende, infatti, il miglioramento della viabilità in ingresso e in uscita dal capoluogo dove nelle ore di punta e nei week end si formano lunghe colonne d’auto.

Il progetto definitivo redatto dall’Anas, per un costo di poco superiore ai 21 milioni di euro, prevede la realizzazione di un nuovo svincolo a livelli sfalsati con un cavalcavia destinato ad eliminare la rotonda all’imbocco della tangenziale sul confine con il comune di Castione e la riqualificazione della Statale 38 nei due comuni confinanti. Il sovrappasso che passerà davanti allo sperone che ospita il santuario, avrà un’altezza massima di 4,80 metri rispetto al piano viario. Inoltre, sfruttando la “depressione” di 2,5 metri presente sul lato sinistro, la nuova rotonda prevede un abbassamento del piano viario di 2,2 metri. La parte in viadotto è sostenuta da plinti mentre le pareti del terrapieno sono rivestite per un miglior inserimento nel paesaggio circostante in pietra locale. Una soluzione studiata dopo le prime veementi proteste visto il pregio della Sassella per renderlo meno impattante rispetto all’ambiente e a quello scorcio particolarmente caro ai sondriesi.

Il parere dell’amministrazione comunale, espresso attraverso una delibera di giunta e che sarà comunicato dal rappresentante unico designato alla Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, arriva largamente entro il termine del 3 febbraio indicato all’atto dell’indizione della conferenza dei servizi decisoria come limite temporale per la presentazione di eventuali osservazioni.

Trascorso quel termine sarà adottato il decreto di determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi che adotterà la sua decisione finale. A quel punto potrà partire la progettazione esecutiva che darà il via alla fase di appalto e aggiudicazione del cantiere e poi ai lavori in una corsa contro il tempo per provare ad arrivare all’anno olimpico con almeno una parte delle opere eseguite considerato che il tempo di esecuzione dei lavori è stimato in quindici mesi.

L’indizione della conferenza di servizi decisoria sul progetto definitivo dell’opera ha anche dato il via libera alla procedura di espropriazione per pubblica utilità dei terreni indicati dallo stesso avviso: complessivamente quasi 30mila metri quadrati tra terreni incolti produttivi, prati, vigneti, bosco e seminativo.

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