Svincolo al Trippi. Finalmente si svela il progetto

Viabilità Il presidente della Provincia Elio Moretti ha convocato un incontro il 23 con tutti gli interessati. Invitati i sindaci della zona, imprenditori e categorie

Svincolo del Trippi, giù il velo dal progetto. Finalmente.

Con un annuncio tanto laconico quanto importante - “Presentazione della proposta progettuale dell’intervento tangenziale sud di Sondrio” - è il presidente della provincia Elio Moretti ad annunciare la riunione con i vertici di Anas e con il commissario straordinario alle opere olimpiche Luigi Valerio Sant’Andrea prevista per mercoledì prossimo a palazzo Muzio e voluta per illustrare nel dettaglio il progetto che dopo la prima uscita durante la conferenza dei servizi ha scatenato critiche e polemiche.

Coinvolgimento

Ed è proprio dal clamore suscitato dalla proposta presentata ai sindaci e ai tecnici degli enti coinvolti e dalle proteste per il mancato coinvolgimento del territorio e dei suoi soggetti rappresentativi (associazioni di categoria e sindacati, solo per citarne un paio) che è scaturita l’idea di riunire tutti gli interessati per vedere e capire cosa ne sarà dello svincolo del Trippi a cui dopo trent’anni si mette mano, ma non come i Comuni si sarebbero aspettati.

Un appuntamento che ricalca quello organizzato a suo tempo per il progetto del cavalcavia della Sassella, ma che suona ancora più tardivo perché i tempi sono sempre più stretti (l’intervento fa parte del pacchetto olimpico e come ha ricordato l’assessore regionale Massimo Sertori quel vincolo temporale va rispettato) ed è dunque difficile ipotizzare di rivedere l’impostazione fin qui data al piano.

Allo stato attuale la soluzione ipotizzata per il superamento della ferrovia al Trippi e il bypass del passaggio a livello - per cui ci sono sul tavolo 40 milioni di euro - contempla una nuova rotonda in viale Europa, svincolo di smistamento per la viabilità locale, e un viadotto che, superata la rotatoria, comincia ad elevarsi per scavalcare l’attuale incrocio (compresa la rotonda esistente) e i binari e il ritorno sulla Statale poco dopo il torrente Davaglione, davanti a Gianolini, per capirci. Un viadotto lungo circa 250 metri di cui però non si conosce esattamente l’altezza e dunque neanche l’entità della rampa di discesa. L’incontro servirà anche a questo: far luce sui dettagli.

«Dopo le polemiche nate all’indomani della conferenza dei servizi - dice Moretti - ho sentito la Regione e il commissario per vedere di organizzare una riunione come quella che si era tenuta sempre qui per illustrare il progetto della Sassella. Perché che la bontà della proposta sia condivisa o meno ritengo quanto meno opportuno che tutti gli interessati sappiano esattamente cosa si vuole fare».

Alla riunione sono state invitate le associazioni di categoria, cui è stato chiesto di coinvolgere gli interessati ovvero quella manciata di attività presenti a Montagna Piano, la Camera di commercio, gli enti coinvolti e i sindaci interessati: oltre a Sondrio e Montagna anche Tresivio e Poggiridenti. Nell’ottica di un coinvolgimento il più largo possibile.

«Era dovuto»

«Almeno tutti insieme potremo uscire dall’incontro sapendo cosa stiamo facendo - insiste Moretti -: scopriamo le carte in tavola». Uno svelamento quantomeno tardivo. «Il percorso non è chiuso - dice Moretti -, gli spazi di manovra sono però probabilmente limitati a qualche limatura. Lo sentiremo la prossima settimana direttamente dalla vive voce dei responsabili di Anas e dal commissario Sant’Andrea. Resto convinto che questo momento di confronto fosse una cosa dovuta».

Il sindaco di Montagna Barbara Baldini sul cui territorio insiste praticamente tutto l’intervento e che ha fatto pervenire ad Anas le osservazioni, non si sbilancia: «Aspettiamo mercoledì» si limita a dire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA