Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 10 Marzo 2020
Sui divieti tolleranza zero
«Controlli e sanzioni»
Il prefetto: «Effettueremo verifiche a campione sulle autodichiarazioni» Si rischia la contestazione di falso e di reati penali contro la salute pubblica
Fino al 3 aprile in tutta Italia si potrà viaggiare solo «per comprovate esigenze lavorative - ha precisato ieri mattina in conferenza stampa Salvatore Pasquariello, prefetto di Sondrio, reduce dalla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica - per situazioni di necessità, per motivi di salute, o di rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza».
Dentro questo perimetro vigono misure di contenimento della diffusione del coronavirus stringenti, che si concretizzano, in primis, nella necessità di ridurre al minimo gli spostamenti delle persone. Perché è attraverso di loro, quelle positive, anche se asintomatiche, che si diffonde il contagio.
Discorso che vale anche per gli spostamenti all’interno del territorio della provincia di Sondrio. «Il concetto è identico - ha precisato il prefetto -. Dentro le singole città, Sondrio, Morbegno, Chiavenna, Tirano, Bormio, e i paesi di residenza, ci si può muovere liberamente, fatti salvi gli obblighi di isolamento per tutte quelle persone tenute alla quarantena, positive al coronavirus o loro famigliari e conviventi. Mentre gli spostamenti da città a città, da paese a paese, devono essere giustificati da motivi di lavoro, di salute, situazioni di necessità. In tutti gli altri casi non ci si può spostare. Ed affido al senso di responsabilità di tutti, l’ottemperamento di queste disposizioni che non sono restrittive a caso. Lo sono nella misura in cui necessitano ad affrontare una emergenza importante come quella che stiamo vivendo».
Ciascuno sarà chiamato a giustificare gli eventuali spostamenti, su strada o via ferrovia, compilando un modello in cui dichiara, sotto la propria responsabilità, il motivo del viaggio. «Ci saranno controlli, e saranno puntuali, - ha assicurato il prefetto -. Da parte delle forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, ma anche delle Polizie Locali. Chiederanno ai viaggiatori di predisporre l’autodichiarazione sulla quale verranno effettuate verifiche, ex post, a campione. E se i riscontri saranno negativi, scatteranno le sanzioni. In primis per la violazione dell’articolo 650 del codice penale, “Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”, che prevede l’arresto fino a 3 mesi e l’ammenda fino a 206 euro, salva la possibilità che si arrivino a configurare reati più gravi».
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