Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 10 Maggio 2020
Spostamenti in Valle
Con la fase due
sono saliti del 54%
Smartphone Confronto con i giorni pre quarantena
Visite ai congiunti insieme alle ripresa di molte attività produttive, la fase 2 iniziata il 4 maggio è a pieno regime in Lombardia e sul territorio provinciale.
A mostrarlo, oltre all’esperienza quotidiana e alcune immagini eloquenti delle città, i dati degli spostamenti ricavati dai tabulati delle compagnie telefoniche (il movimento registrato quando i telefonini cambiano la cella alla quale sono agganciati, ovvero spostamenti di almeno 300 metri) che la giunta regionale sta monitorando pressoché dall’inizio della pandemia che ha colpito in maniera così drammatica la Lombardia.
L’analisi dei numeri mostra come nell’ultima settimana, da lunedì appunto con il primo sblocco significativo del lockdown, gli spostamenti siano tornati a crescere in maniera importante.
I numeri
Lo sono su tutto il territorio regionale dove la media dei 5 giorni lavorativi è pari al 59% e ancor più in Valtellina e Valchiavenna dove il dato arriva al 65,8% fatto 100% il movimento del giorno di riferimento scelto, ovvero il 20 febbraio quando ancora non era in vigore alcun provvedimento restrittivo (le scuole sono state chiuse il 24).
Per capire il valore dell’incremento basta valutare gli spostamenti registrati domenica 3 maggio, ma soprattutto quelli della settimana lavorativa precedente. Per quanto riguarda il giorno festivo i numeri lombardi parlano di spostamenti pari al 29%, mentre quelli della provincia di Sondrio arrivano al 42%.
Nella settimana dal 27 aprile al 2 maggio la percentuale dei movimenti sul territorio lombardo oscillava tra il 44 e il 45% (28% il primo maggio), mentre in provincia i numeri forniti dalla celle telefoniche indicano percentuali tra il 53 e il 57% con un calo al 40% per la festa dei lavoratori. In sostanza, da lunedì in provincia si è passati dal 42 al 65%, con un incremento del 54%.
Per ritrovare dati simili a quelli registrati dal 4 maggio bisogna tornare alla seconda settimana di marzo: dopo di allora il limite del 60% non era mai stato neppure raggiunto.
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