Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 23 Aprile 2018
«Sondrio, spese ridotte senza fare tagli lineari»
L’assessore Busi tira le somme dell’intero mandato presentando il rendiconto di gestione 2017. Indebitamento sceso da 12,7 a 7,4 milioni di euro - «È un bilancio sano, che lascia spazio a progetti e investimenti».
Oltre due milioni di euro limati dalle spese «senza tagli lineari, ma con una revisione puntuale», conferma dei servizi ai cittadini, riduzione dell’indebitamento e parametri che portano da anni palazzo Pretorio sul podio dei capoluoghi lombardi più virtuosi in tema di conti. Risultato, «un bilancio sano» che lascia spazio, per il futuro, a progetti e investimenti. Così l’assessore Gianpiero Busi ha tirato le somme non solo dello scorso anno, ma dell’intero mandato, presentando nell’ultima seduta del consiglio comunale il rendiconto di gestione 2017, illustrato con molti riferimenti a dati e obiettivi del 2013.
Obiettivi sostanzialmente raggiunti, ha affermato l’assessore, citando l’indebitamento sceso da 12,7 a 7,4 milioni di euro, «con una rinegoziazione dei mutui a tassi fissi molto convenienti, che ci danno la certezza di non avere sorprese», ha rimarcato, ma anche il taglio della spesa per l’acquisto di beni e prestazione di servizi, ridotta a poco più di 10 milioni di euro dai 12,3 milioni del bilancio 2013. «Non abbiamo effettuato tagli lineari, ma una revisione puntuale, rinegoziando contratti e ricavando economie nei vari settori – ha sottolineato Busi -. Con la stabilità delle tariffe dei servizi educativi e socio-assistenziali, l’esenzione dall’addizionale Irpef con soglia a 10mila euro e sulle imposte comunali abbiamo impostato un processo di equità e nonostante le difficoltà degli anni scorsi non abbiamo tagliato i servizi ai cittadini».
L’assessore al Bilancio ha poi evidenziato «la capacità di ottenere risorse dagli enti sovracomunali su investimenti importanti», sempre sull’arco degli ultimi cinque anni: Busi ha ricordato i fondi ottenuti da Regione, Provincia e Bim per il Teatro Sociale, i contributi dalla Fondazione Cariplo sempre per l’ex Pedretti e per Castel Masegra, le risorse da Rfi per la chiusura dei passaggi a livello, gli stanziamenti del Pirellone per l’illuminazione pubblica e le piste ciclabili, per arrivare alle risorse del bando periferie. E un «dato incoraggiante» del 2017 è l’aumento dei trasferimenti dallo Stato, ha affermato, dopo i pesanti tagli degli anni precedenti: «Nel 2013 il Comune aveva ricevuto 1,5 milioni di euro, calati a poco più di 600mila euro nel 2014 e a mezzo milione di euro l’anno successivo. Dal 2016 c’è stata una ripresa e lo scorso anno siamo arrivati ad un milione e 200mila euro, quasi sui livelli del 2013».
Nel frattempo palazzo Pretorio ha aumentato la propria autonomia finanziaria, ha sottolineato Busi: «Le entrate tributarie ed extratributarie ormai coprono il 96% del totale, mentre il 4% deriva dai trasferimenti», ha spiegato in aula. E c’è un altro dato interessante, a suo avviso: «Con il suo bilancio e le entrate correnti, l’ente in linea teorica potrebbe contrarre mutui per finanziare le opere per un totale di 50 milioni di euro, in base alle indicazioni normative attuali», ha sottolineato. «Chiudiamo il mandato – ha riassunto nelle conclusioni – con un Comune sano e un bilancio sano».
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