Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 15 Dicembre 2018
Sondrio, sosta a pagamento al Policampus: «Pagano le frazioni»
La nota dei consiglieri comunali di Sondrio civica, che criticano anche il rincaro della Tari.
Con la sosta a pagamento al Policampus «i più penalizzati saranno i sondriesi delle frazioni» che lavorano in città e dovranno «mettere mano al portafogli o parcheggiare in posti decisamente scomodi per raggiungere il centro».
Così la pensano i consiglieri comunali di Sondrio civica, che in una nota contestano alla giunta Scaramellini la scelta di introdurre i parcometri nel parcheggio di via Tonale, novità che molto sta facendo discutere in questi giorni. Secondo il gruppo, composto Andrea Zoia, Luca Zambon e Simone Del Marco, che sostituisce il dimissionario Fiorello Provera, «la nuova maggioranza di Sondrio ha incartato qualche regalo amaro per i cittadini sondriesi», proprio a partire dall’introduzione del pagamento nel posteggio del Policampus: secondo Sondrio civica ci sarebbero altri modi «per impedire l’abbandono delle automobili nella parte sotterranea del parcheggio, ad esempio un ticket giornaliero emesso gratuitamente», si legge nella nota. Secondo il gruppo, come detto, il provvedimento pesa soprattutto sui residenti delle frazioni, «che in campagna elettorale sono state tirate per la giacchetta da tutti i candidati, ma che alla prova dei primi fatti vengono nuovamente penalizzate». E lo stesso svantaggio per i frazionisti si ripete sul rincaro della Tari per il 2019, secondo il gruppo.
«L’aumento ricadrà totalmente sulle famiglie - scrivono i consiglieri -. Non è importante quanto dovrà sborsare ogni singola famiglia, chi diligentemente paga le tasse vedrà aumentare la tariffa senza alcuna variazione sul servizio offerto. Anche in questo caso le frazioni le più penalizzate, con disparità di servizio ma parità nel rincaro delle tasse».
E Sondrio civica ricorda anche «il disagio che sta creando a commercianti e residenti della zona» il ritardo sulla costruzione del sottopasso di via Nani, ma pure le difficoltà nell’affidamento dello sgombero neve. «Ci auguriamo che il 2019 sia in discontinuità con questi primi passi - concludono i consiglieri - che non sono un buon inizio per l’amministrazione del cambiamento».
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