Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 03 Giugno 2019
Sondrio, il “Sociale” al servizio della scuola
Valanga di firme per il Comune
Oltre 500 le adesioni per chiedere di autorizzare l’uso della capiente sala da parte degli studenti.
Più di 500 firme in meno di ventiquattrore. Un numero che, complice il tam-tam sui social, è destinato a salire in maniera vertiginosa, a testimonianza di quanto sentito sia il tema tra gli studenti delle scuole superiori riguardante l’utilizzo del Teatro Sociale di Sondrio per le assemblee di istituto. Uso non contemplato dall’amministrazione comunale, alla quale, senza intento polemico, se ne chiede il perché nella lettera aperta – la raccolta firme e il documento sono online all’indirizzo https://forms.gle/EqekNMqrvjsniWAv6 - indirizzata al sindaco Marco Scaramellini e all’assessore all’Istruzione Marcella Fratta, redatta da Simone Zanella, ex-rappresentante degli studenti del liceo scientifico Donegani, ora al primo anno della facoltà di Filosofia, che si è fatto portavoce sia dei suoi ex-compagni di scuola, oggi studenti del liceo, che degli altri che frequentano gli istituti della città.
Per inquadrare al meglio la questione, va ricordato, come spiega Zanella, che da due anni ormai il Donegani ai primi di giugno organizzava al Sociale “La giornata delle eccellenze”, tema dell’assemblea di fine anno, in cui «si riassumono i progetti proposti in itinere, dando parola a coloro che li hanno proposti, seguita dalla serata dedicata al laboratorio teatrale “Espressioni”, nella quale gli attori in scena erano ancora una volta gli alunni». Anche quest’anno è stata presentata la richiesta al Comune, ma non è stata accolta, come peraltro è stato risposto all’Itis Mattei che al Sociale voleva organizzare un’assemblea.
Era il 2016-17 quando, su iniziativa di alcuni alunni e in particolare dei loro rappresentati del Donegani Giacomo De Petri, Giovanni Mottini e lo stesso Zanella è nata «la volontà di dedicare un’assemblea - informalmente chiamata “Giornata delle eccellenze” - al cuore vero della scuola: gli studenti stessi» scrive il mittente. A causa della mancanza di strutture in città adatte ad ospitare oltre 500 ragazzi, «l’unica possibilità di riunirli tutti contemporaneamente era per l’appunto ricaduta sul Sociale». Zanella spiega, che «l’organizzazione era stata possibile solo grazie al supporto dell’amministrazione comunale che ne aveva permesso l’uso dell’intera giornata, comportando una spesa totale per il liceo pari a 2127,44 euro (1000 euro + Iva per il teatro, 552 + Iva per il supporto tecnico del proscenio e 234 per i vigili del fuoco) e 500 di deposito cauzionale», che è sempre stato restituito, a conferma del corretto utilizzo della sala.
Per quanto la cifra possa comunque non sembrare irrisoria per una scuola pubblica «quale il nostro liceo, va sottolineato che la totalità delle spese è stata coperta dalla parte del contributo volontario destinata in bilancio proprio all’organizzazione di attività di matrice studentesca degli alunni».
Come rimarca Zanella «noi, consapevoli dell’importanza dell’istruzione, crediamo sia doveroso per tutti sfruttare nel migliore dei modi le potenzialità che si presentano lungo il cammino scolastico. La scuola viene spesso considerata quale mero strumento di apprendimento, dimenticando che è prima ancora un luogo adibito alla crescita dei suoi fruitori, gli studenti, che sono e saranno anzitutto cittadini e protagonisti del nostro futuro».
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